Una finale con vista sull’Europa League. L’anticipo di questa sera tra Atalanta e Milan (ore 20.45) potrebbe rivelarsi davvero importante per la corsa alle coppe, forse addirittura decisivo. Va detto che il discorso vale soprattutto per i rossoneri: ai bergamaschi, infatti, manca un solo punto per raggiungere il traguardo e sembra difficile possa sfuggire da qui alla fine del campionato. La squadra di Montella invece ha già sprecato diversi bonus e, di fatto, non può più permettersi errori se non vuole ritrovarsi legata ai risultati di Inter e Fiorentina. Vincere a Bergamo, o quantomeno non perdere, garantirebbe il sesto posto anche in caso di successi di nerazzurri (domani col Sassuolo) e viola (oggi alle 18 contro la Lazio), una sconfitta, invece, renderebbe tutto molto più complicato. “Per noi è come una finale, arrivare in Europa è fondamentale – ha ammesso Montella in conferenza stampa. – Dobbiamo resettare la testa, giocare con maggiore spensieratezza e la testa sgombra”. I problemi del Milan, in effetti, non sembrano essere solo tecnici o fisici ma anche, se non soprattutto, mentali. Dal giorno del closing in poi la squadra, invece che trovare maggior stabilità, ha cominciato a vacillare, fino a perdere quasi tutte le certezze acquisite nel resto del campionato.
Le sconfitte con Empoli e Roma e il pareggio di Crotone non sono costate troppo care solo grazie a Inter e Fiorentina, capaci, se possibile, di fare ancora peggio, Montella però sa che i bonus non sono infiniti e che a Bergamo bisogna fare risultato a tutti i costi. “I ragazzi sono sensibili, ora che si sentono vicini a un traguardo importante sentono un po’ di ansia in più – ha spiegato il tecnico. – Se sei libero di testa riesci anche a giocare meglio, dunque il mio compito sarà proprio questo”. Anche perché una mancata qualificazione in Europa inficerebbe tutti i giudizi, compresi quelli su di lui, passato nel giro di poche settimane da “salvatore della patria” ad allenatore discusso. “Sento la stima della società, che peraltro si è già esposta pubblicamente per me – ha glissato lui. – I rumors non mi disturbano, sono felice di allenare il Milan e penso solo a raggiungere l’obiettivo”. Per farlo bisogna passare indenni da Bergamo, campo difficilissimo anche se il Milan potrà contare nuovamente su Romagnoli, recuperato in extremis.. Nel 4-3-3 odierno poi tornerà titolare Montolivo, a distanza di 7 mesi dall’ultima volta: Montella costruirà attorno a lui il centrocampo con Pasalic e Kucka, a protezione della difesa composta da De Sciglio, Zapata, Romagnoli e Vangioni, e a supporto del tridente offensivo Suso-Lapadula (favorito su Bacca)-Deulofeu. Gasperini, in silenzio stampa nonostante il rinnovo di contratto appena firmato (3 anni con opzione per il quarto) e una classifica fantastica, risponderà con il classico 3-4-2-1 con Berisha in porta, Toloi, Caldara e Masiello nel reparto arretrato, Conti, Kessié, Freuler e Spinazzola in mediana, Kurtic e Gomez alle spalle dell’unica punta Petagna.