Vittoria tra le polemiche. Il Milan espugna l’Olimpico al termine di una partita ricchissima di episodi arbitrali, un vero e proprio Far West gestito malissimo dall’arbitro Di Bello, vero protagonista (suo malgrado, s’intende) della serata. La Lazio ha chiuso in 8 (!) per le espulsioni di Pellegrini, Marusic e Guendouzi, inoltre recrimina per un possibile rigore dopo appena 12’ e sull’altro episodio chiave del match, ovvero il primo rosso, ritenuto ingiusto per questioni di fair play. I rossoneri, dal canto loro, si prendono 3 punti importantissimi pur senza aver fatto una prestazione brillante e tornano a insidiare il secondo posto della Juve, ora distante solo un punto. I biancocelesti, invece, si allontanano in modo pesante dalla coppia Bologna-Atalanta, dunque da un piazzamento Champions sempre più complicato: la Roma, di scena oggi a Monza, proverà ad approfittarne e a mettere ulteriore pressione sulla quarta.
Lazio – Milan 0-1: decide Okafor, Lazio in 8 e furiosa con l’arbitro Di Bello
Partita molto lontana dalle previsioni di gol e spettacolo, quella dell’Olimpico, destinata a passare alla storia più per gli errori di Di Bello che per quanto accaduto sul campo. Lazio e Milan, infatti, si sono battute più sul piano agonistico che su quello tecnico, forse anche per via dell’enorme carico di pressione sulle spalle di entrambe.
La gara si scalda già al 12’ quando Maignan va a contatto con Castellanos: i biancocelesti gridano al rigore, l’arbitro fa proseguire (e la decisione, immagini alla mano, sembra corretta, visto che trattasi di fatto accidentale, peraltro con la palla ormai lontana dalla disponibilità dell’attaccante). Il clima si scalda, ma il primo tempo scivola via senza altre polemiche e con una sola grande occasione di Vecino, a un passo dal gol sugli sviluppi di un corner. La ripresa continua all’insegna dell’equilibrio fino al minuto 57, quando la Lazio resta in 10 per l’espulsione di Pellegrini. Il fallo su Pulisic, di per sé, è nettissimo e merita il secondo giallo, se non fosse che tutto nasce da una sbracciata di Bennacer su Castellanos non vista né da Di Bello né dai suoi collaboratori. Il terzino biancoceleste avrebbe potuto mettere la palla fuori, ma il gioco andava fermato a monte e dunque trattasi di errore grave.
Da lì in poi il Milan guadagna campo, complici i cambi iper-offensivi di Pioli (fuori Florenzi, Bennacer e Adli, dentro Calabria, Reijnders e Okafor), segna un gol con Leao (annullato per fuorigioco di centimetri), rischia di prenderne uno da Immobile, sciagurato nel calciare fuori da ottima posizione. Il match sembra scivolare via sul risultato di 0-0, ma al 88’ ecco la zampata di Okafor a spezzare l’equilibrio e dare al Milan 3 punti tanto pesanti quanto insperati. Lo show di Di Bello, però, non è ancora finito: al 95’ espelle Marusic per un presunto insulto (nel senso che le immagini non lo mostrano), un minuto più tardi caccia anche Guendouzi per una reazione violenta piuttosto fiscale (la spinta su Pulisic meritava il giallo, non di più). La gara va così in archivio con la vittoria del Milan, prima di proseguire davanti a telecamere e taccuini.
Lotito furibondo: “Superato ogni limite, ci rivolgeremo a istituzioni terze”
La scena se l’è presa Claudio Lotito, presentatosi a parlare al posto di Sarri. “Manca l’affidabilità del sistema e quando accade bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose come questa – le parole del presidente laziale -. Bisogna vincere con il merito, c’è un limite oltre il quale non si deve andare e qui invece è stato superato. Io non parlo con gli arbitri, non conosco Di Bello ma ho visto come ha arbitrato… Uno che fa l’arbitro dovrebbe avere la capacità di capire qual è il punto di equilibrio e rottura. È giunto il momento che la Lega abbia una conduzione terza al di fuori del sistema, perché non è più in grado di garantire affidabilità. La Lazio si farà valere nelle sedi preposte per quello che tutti hanno visto pubblicamente, quando un sistema non è in grado di garantire l’affidabilità dovrebbe porsi punti interrogativi e dare risposte concrete, non a parole. Questa cosa si ripete da diverso tempo. Alla squadra non rimprovero nulla, ha avuto anche qualche occasione per vincere a dispetto delle aspettative di qualcuno. Lo sport è merito e rispetto delle regole, ma qui sono venute meno. Sarri? Con il mister non c’è nessun contrasto, solo confronti dialettici volti a comporre e mai a dividere. Valuto i risultati e, quando dipendono da altri, bisogna agire”.
Pioli: “Partita nervosa, abbiamo sfruttato i loro errori. Le parole di Cardinale? Non commento”
“È stata una partita nervosa e fallosa – l’analisi di Pioli -. Nel primo tempo abbiamo avuto poco ritmo, dovevamo avere più velocità nel giro palla e maggior profondità. È stata una gara equilibrata, con poche occasioni, nel secondo tempo siamo partiti meglio e abbiamo sfruttato gli errori della Lazio. Non prendere gol era importante per noi, avendone subiti troppi nelle ultime trasferte pur non concedendo chissà quanto. Abbiamo le qualità per segnare, sia nei titolari che in chi subentra. Le frasi di Cardinale? Le parole della proprietà non le ho mai commentate: in quanto tale, ha il diritto e il dovere di fare le proprie valutazioni. L’espulsione di Pellegrini? Sarri mi ha detto che la palla stava per uscire, ma l’arbitro non ha fischiato. Pulisic è un giocatore corretto, ha fatto la sua giocata: non vedo perché dovevamo buttare noi fuori il pallone, se questa era la loro volontà dovevano farlo loro”. Da segnalare che il tecnico ha poi abbandonato polemicamente la conferenza stampa dopo un botta e risposta con un giornalista, che aveva bollato Pulisic come antisportivo.
Monza – Roma (ore 18, Dazn)
Il weekend proseguirà con altre tre partite, tra cui spicca Monza-Roma. I giallorossi, reduci da cinque vittorie nelle ultime sei giornate, sono tornati a respirare aria di Champions e vogliono proseguire la corsa anche al Brianteo, tanto più che domani ci sarà Atalanta-Bologna e un successo farebbe recuperare punti su qualcuno, magari su entrambe. Per tramutare il piano in realtà servirà la testa giusta, perché la trasferta brianzola può essere molto pericolosa: ne sa qualcosa il Milan di Pioli, caduto rovinosamente per aver preso sottogamba l’impegno. La classifica dovrebbe scongiurare questo rischio, vista la possibilità di avvicinare quarto e quinto posto, casomai c’è da tenere d’occhio il Monza e le sue qualità.
La squadra di Palladino ama colpire negli spazi e la Roma di De Rossi, ormai s’è capito, ne concede parecchi. D’altra parte c’è stata un’innegabile crescita sotto il profilo del gioco offensivo, testimoniato dai 16 gol segnati nelle sei partite disputate sin qui, che diventano 18 considerando anche il doppio scontro col Feyenoord. Solo il tempo dirà se la strada intrapresa potrà essere più redditizia di quella di Mourinho, di certo però a Trigoria è tornata una serenità che non si vedeva da molto tempo: ai giallorossi il compito di sbancare Monza e far sì che l’idillio continui indisturbato, magari con l’aiuto di quel Lukaku apparso decisamente sottotono nell’ultimo periodo.
De Rossi: “Siamo sereni e pronti a tutto per vincere. Lukaku? Non c’è nessun muso lungo”
“Sono serenissimo perché metteremo la squadra che penso ci potrà permettere di vincere la partita – ha spiegato De Rossi -. Nelle ultime partite il Monza ha cambiato qualcosina, quindi un po’ di dubbi ce li abbiamo: dobbiamo preparare più di una partita, siamo pronti a tutto e ci prendiamo la doppia chance sia se loro giocheranno con la difesa a tre che a quattro. Hanno un grande allenatore, abbiamo fatto il corso Uefa insieme. Sono contento per lui perché se lo merita, ma ovviamente proverò a batterlo. Lukaku? Tutti sono in discussione, anche io e Dybala, le scelte derivano dal rendimento o dalla condizione. La condizione di Romelu è da stella, che corre e lotta sempre. Questo rende felice tutti, è un calciatore che tutti vorrebbero. Non vedo musi lunghi in squadra, Romelu da questo punto di vista è il giocatore perfetto”.
Monza – Roma, le formazioni: De Rossi rilancia il tridente Dybala-Lukaku-El Shaarawy
Rosa quasi al completo per la Roma, a eccezione di Karsdorp (affaticamento muscolare) e del lungodegente Abraham. De Rossi schiererà la miglior formazione possibile, anche perché il Brighton è ancora lontano e i punti in palio sono piuttosto pesanti. Il 4-3-3 giallorosso vedrà Svilar in porta, Kristensen, Mancini, Ndicka e Angelino in difesa, Cristante, Paredes e Pellegrini a centrocampo, Dybala, Lukaku ed El Shaarawy in attacco. Scelte ampie pure per il Monza di Palladino, che si affiderà a un 4-2-3-1 con Di Gregorio tra i pali, Birindelli, Pablo Marì, Caldirola e Andrea Carboni nel reparto arretrato, Pessina e Gagliardini in mediana, Colpani, Valentin Carboni e Dany Mota alle spalle dell’unica punta Djuric.