Senza Balotelli (che in Champions non può giocare), con El Shaarawy (ha recuperato) e nel pieno della campagna elettorale, che inevitabilmente sta portando il presidente Berlusconi a esporsi anche sui temi calcistici, con la solita invadenza che crea non pochi imbarazzi ai suoi allenatori. Così il Milan si avvicina alla partitissima di domani contro il Barcellona: un remake dei quarti di finale di Champions League di 11 mesi fa, quando i rossoneri capitolarono, ma uscirono indenni dalla partita di andata (anche in quel caso giocata a San Siro).
La formazione con il recupero del giovane azzurro di origine egiziana è praticamente fatta, ma più che da Allegri dallo stesso presidentissimo, numero uno del club e ancora una volta candidato alle elezioni politiche, che si terranno appena 4 giorni dopo il big match contro Messi e compagni. “I miei suggerimenti sono che qualche uomo di punta, come Messi, dovrebbe essere curato a uomo”, ha detto Berlusconi, facendo il nome di Flamini con l’aiuto di Muntari. Una sorta di gabbia modello Nero Rocco. “Rocco è stato un grande, ha introdotto il gioco all’italiana e puntava a fare gol solo con attacchi sporadici in contropiede. Noi poi abbiamo cambiato il calcio, io con Sacchi abbiamo creato un Milan sempre padrone del campo e del gioco e la squadra con i tre olandesi che molti giudicano come la migliore della storia del calcio. Poi è arrivato il Barcellona e credo che queste due squadre siano esempi unici nella storia del calcio”.
Sull’attacco, il presidente ha confermato la sua passione per le due punte. “Pazzini e El Shaarawy sono una garanzia. E abbiamo anche Robinho che giudico molto positivamente – aggiunge Berlusconi -. Anche il mister sa delle due punte ed è d’accordo. È sul centrocampo e la difesa che io suggerisco, di fronte a un gioco come quello molto dialogato del Barcellona, di arrivare ad anticipare qualche passaggio con un uomo della difesa che stia fianco a fianco con l’attaccante. Io ho fatto l’allenatore per alcuni anni, ho vinto tutti i campionati in cui c’erano le squadre dei miei ragazzi e quindi un po’ di esperienza l’ho portata. Tra l’altro quando ebbi l’occasione di incontrarlo al Milan allora lo sconfissi sempre con risultati netti”. E quindi, un pronostico: “La vedo dura ma i miracoli possono succedere”.