Il momento della svolta. Il Milan si appresta alla trasferta di Ferrara (ore 15) con lo spirito di chi sa che un’eventuale rimonta per l’Europa passa da qui. Fallire (dunque mancare la vittoria) contro la Spal significherebbe un netto passo indietro rispetto agli ultimi tempi, che hanno visto la squadra di Gattuso raccogliere tre vittorie e due pareggi in cinque partite, ma soprattutto il rischio di vedersi staccati, forse definitivamente, da tutte quelle squadre che stanno davanti. Un vero peccato visto che il calendario, dopo questo match, metterà i rossoneri di fronte a Sampdoria, Roma e Inter: scontri diretti per l’Europa, a patto di arrivarci con questi 3 punti. “Dovremo fare molta attenzione – ha ammonito Gattuso. – Conosco bene la Spal, l’ho affrontata sia in B che in Lega Pro, è una squadra molto organizzata e gioca in uno stadio che è una piccola Bombonera”. Il tecnico rossonero sa di giocarsi molto, per quanto preferisca evitare di fare tabelle e calcoli di vario genere.
La classifica resta negativa ma non certo per colpa sua e i progressi degli ultimi tempi inducono l’ambiente a sperare in un girone di ritorno molto diverso, decisamente più in linea con le aspettative d’inizio stagione. “Da quando ho preso in mano questa squadra ragiono solo partita per partita – ha proseguito in conferenza stampa. – Non possiamo permetterci di pensare agli altri ma solo a noi stessi e a vincere le nostre gare, in questo momento l’unico obiettivo è mandare in campo un undici equilibrato che riesca a giocarsela alla pari con tutti”. Sin qui la missione è riuscita ma ora è necessario accelerare ancora di più, altrimenti ogni velleità di rimonta resterà appunto tale. Il maggior problema del Milan continua a essere quello del gol, come del resto dimostrano gli scorre delle punte: Kalinic, André Silva e Cutrone hanno segnato appena 7 reti totali, meno della metà di quanto fatto dal solo Immobile, giusto per citarne uno. Questa volta Gattuso si affiderà al giovane Patrick, innegabilmente il migliore dei tre per rendimento e applicazione, anche se nella scelta ha inciso non poco l’infortunio di Kalinic, fermato precauzionalmente per un principio di pubalgia.
“Rischiare adesso non ha senso – ha spiegato il tecnico. – Nel prossimo mese avremo 9 partite, ci servirà l’apporto di tutti. È inutile puntare su un solo obiettivo, ogni gara va preparata al meglio e giocata al massimo delle nostre possibilità”. Solo così il Milan potrà provare a chiudere la stagione al meglio e lui ottenere la sempre più possibile riconferma, a questo però si penserà solo tra qualche tempo perché ora c’è solo la Spal. I rossoneri, senza Kalinic e lo squalificato Calabria, se la giocheranno col consueto 4-3-3 con Donnarumma in porta, Abate, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessie, Biglia e Bonaventura a centrocampo, Suso, Cutrone e Calhanoglu in attacco. Semplici, a caccia di punti salvezza, tenterà il colpaccio con il solito 3-5-2 con Meret tra i pali, Salamon, Simic e Felipe nel reparto arretrato, Lazzari, Kurtic, Everton Luiz, Grassi e Mattiello in mediana, Paloschi e Antenucci coppia offensiva.