Prima il terzo posto, poi tutto il resto. La partita di Siena vale un’intera stagione per il Milan, oltre che una bella fetta della prossima. In palio non c’è una coppa, bensì la possibilità di giocarne una nel 2013/14, il che, bilanci alla mano, vale quasi di più. Conclusi i 90 minuti del Franchi, sarà il tempo di sciogliere le riserve sul Milan del futuro, a cominciare da Massimiliano Allegri. Poteva rassicurare tutti Silvio Berlusconi, invece la sua visita a Milanello è saltata; colpa di non precisati impegni, ha fatto sapere la società rossonera, voglia di evitare domande imbarazzanti, hanno pensato i più.
Perché dopo l’ultima uscita del Cavaliere (“Allegri è già della Roma” avrebbe rivelato ad una cena tra amici) sarebbe stato impossibile sviare l’argomento. “Mi aveva comunicato che sarebbe venuto a Milanello a manifestare il suo sostegno – il commento del tecnico in conferenza stampa. – Spiace a me e ai ragazzi che, per motivi personali, non sia potuto venire”. Si tiene addosso la maschera il buon Massimiliano, d’altronde dopo aver resistito a tre anni di frecciate sarebbe sciocco sbottare proprio adesso. L’obiettivo terzo posto è a portata di mano, ora non resta che prenderselo. Poi comunicherà il suo futuro, che sembra sempre più lontano da Milano. “Non ha senso parlarne ora – ha chiosato ieri. – Abbiamo la testa alla partita con il Siena. Ha solo senso parlare di questo. La posta in palio è troppo alta, la Champions è fondamentale e siamo tutti concentrati su questo. Parlare del mio futuro non serve a niente. Se ho già deciso? No, non ho ancora deciso nulla. Dovrò parlare con la società, come ha detto Galliani”.
Una manfrina che va molto di moda tra gli allenatori di tutta Europa, e che solitamente anticipa un addio. Poi ci sono i casi alla Conte in cui tutto si risolve per il meglio, ma sono rari e comunque lasciano sempre qualche strascico. Di questo comunque si parlerà moltissimo dalle 22.30 in poi, quando Bergonzi sancirà la fine di Siena-Milan. Una partita fondamentale, con la Fiorentina spettatrice interessata. “Anche loro finora hanno fatto un grande campionato, appena inferiore al nostro, visto che abbiamo due punti in più – il pensiero di Allegri. – Spiace che qualcuno rimanga fuori dalla Champions, speriamo che siano loro. Sarà una gara complicata con il Siena, cercheranno di fare un grande un risultato, per lasciare la serie A davanti ai propri tifosi. A Napoli hanno giocato bene, non sarà un Siena dismesso. Dobbiamo cercare di vincere, per questo terzo posto fondamentale per la Champions.
Ma se anche dovessimo arrivare quarti, non sarebbe un fallimento”. Il tecnico livornese non vuole ridurre il proprio lavoro ad una partita, ma sa bene come funziona il calcio. Gli obiettivi sono chiari fin dall’inizio, chi non li raggiunge ha fallito, indipendentemente dalle modalità di una stagione cominciata male e ribaltata nel proseguo della stessa. “All’inizio c’era molto diffidenza, si sentiva nell’aria, invece i ragazzi con calma si sono ripresi e hanno disputato una stagione molto importante – ha proseguito stilando una sorta di bilancio. – Ho solo da ringraziarli, come ho da ringraziare la società, che mi ha tenuto dopo lo prime otto partite…”. In attesa di sapere se lo farà anche in futuro, Allegri ha già pronto lo scacchiere anti Siena. L’infortunio al ginocchio di Boateng lo costringe a cambiare le carte in attacco, ma il recupero di Montolivo è una notizia troppo bella per essere macchiata. Anche perché là davanti le soluzioni non mancano: Niang, Robinho, oppure Pazzini, con Balotelli spostato sull’esterno. Il Milan deve vincere (in caso di pareggio, e di concomitante vittoria della Fiorentina a Pescara, in Champions andrebbero i viola in virtù degli scontri diretti), non importa come. Il futuro passa da qui, nessuno escluso.
PROBABILI FORMAZIONI
Siena (3-4-2-1): Pegolo; Terzi, Terlizzi, Felipe; Vitiello, Calello, Della Rocca, Rubin; Rosina, Sestu; Emeghara.
In panchina: Farelli, Paci, Uvini, Bolzoni, Angelo, Belmonte, Matheu, Valiani, Verre, Agra, Paolucci, Bogdani.
Allenatore: Giuseppe Iachini.
Indisponibili: Vergassola, Matheu, Pozzi, Grillo, Reginaldo.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Pegolo, Sestu, Rubin, Bogdani, Emeghara, Terlizzi, Terzi.
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, De Sciglio; Flamini, Montolivo, Ambrosini; Robinho, Balotelli, El Shaarawy.
In panchina: Amelia, Gabriel, Yepes, Bonera, Antonini, Zaccardo, Constant, Salamon, Traoré, Nocerino, Pazzini, Niang.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
Indisponibili: De Jong, Bojan, Boateng.
Squalificati: Muntari (2).
Diffidati: Balotelli, De Jong, El Shaarawy, Flamini, Muntari, Mexes, Nocerino, Pazzini, Yepes, Zaccardo.
Arbitro: Mauro Bergonzi (Genova).
Assistenti di linea: Di Liberatore – Cariolato.
Assistenti di porta: Damato – Russo.
Quarto uomo: Dobosz.