IL MILAN PENSA AL DOPO BALOTELLI, MA INCASSA UN DOPPIO NO PER MARTINEZ E DESTRO. LO UNITED ANCORA SU VIDAL, POGBA FIRMA FINO AL 2019
L’avventura rossonera di Mario Balotelli si è chiusa attorno alle 13 di venerdì, quando il giocatore è partito dall’aeroporto di Brescia alla volta di Liverpool, la sua nuova casa. Mino Raiola ha trovato l’accordo con i Reds dopo aver limato gli ultimi dettagli relativi all’ingaggio, che sarà di circa 5,8 milioni di euro per 4 anni. Mancano soltanto le visite mediche di rito e la presentazione ufficiale. In conferenza stampa Brendan Rodgers, l’allenatore del Liverpool, ha parlato del colpo di mercato dicendo: “Codice comportamentale? Non ci sarà nessuna regola particolare per nessun giocatore, due anni fa non avremmo potuto prendere un giocatore del genere, ora abbiamo una cultura del lavoro diversa. Abbiamo le strutture necessarie per aiutare i campioni a crescere”. Il copione è sempre quello: speranze, ambizioni, buoni propositi, più o meno come era già stato al City o al Milan.
In via Aldo Rossi, intanto, fanno i conti e non possono che sorridere: i 20 milioni incassati per la cessione di Balotelli garantiscono una piccola plusvalenza di circa quattro milioni (considerando l’ammortamento, il giocatore era a bilancio per 16 milioni). Non solo, perché senza di lui il Milan risparmierà tre anni di ingaggio a quasi 8 milioni lordi l’anno (senza dimenticare che non ci sono più nemmeno gli 8 lordi di Kakà e i 5 lordi di Robinho).
A questo punto, però, tutti si aspettano qualche mossa di Galliani, che dovrà comunque garantire a Inzaghi una punta centrale da affiancare a Pazzini. Ecco perchè la pista Cerci sembra essersi momentaneamente raffreddata, avendo altre priorità. Nella giornata di ieri, però, le cose non sono andate benissimo, perché il Milan ha dovuto incassare un doppio no. Prima quello per Jackson Martinez, centravanti del Porto. Pinto da Costa, presidente dei lusitani, ha infatti respinto l’offerta di Adriano Galliani chiarendo che “è incedibile: non venderemo l’attaccante”. Poi è stata la volta della Roma, che ha rispedito al mittente l’offerta per Mattia Destro. Per Garcia, Destro è incedibile. Negli ultimi giorni anche il Chelsea di Mourinho si era interessato al bomber, ma ai Blues (disposti a inserire Torres nella trattativa, ma a questo punto lo spagnolo potrebbe diventare una soluzione proprio per il Milan) era arrivata la stessa risposta: Destro non si muove dalla Roma. E come se non bastasse si allontana anche il giovane centrocampista Rabiot (19 anni) del Psg, molto vicino all’accordo con l’Arsenal.
In attesa di scoprire come il Milan si muoverà sul mercato (Galliani sotto traccia sta provando a capire se esistono margini di manovra per il prestito di Falcao dal Monaco, operazione comunque ai limiti dell’impossibile), da segnalare la visita del presidente Berlusconi a Milanello. Arrivato attorno alle 14.15, il presidente del Milan, dopo aver pranzato con l’allenatore Pippo Inzaghi e il suo vice Mauro Tassotti, ha fatto riunire la squadra nella sala del camino per un breve discorso di incoraggiamento.
E se il Liverpool ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali per il colpo Balotelli, il Manchester United vuole fare altrettanto e non molla Vidal. Secondo il quotidiano cileno El Mercurio, Louis Van Gaal vuole mettere a segno il colpo proprio quando le acque sembrano ormai calme. “I Red Devils – scrive il quotidiano sudamericano – hanno offerto circa 40 milioni di euro e il trasferimento come contropartita tecnica di Javier Hernandez, ma i bianconeri hanno rifiutato”. Assalto momentaneamente a vuoto, ma di certo i Red Devils torneranno all’attacco da qui alla fine del mercato.
Buone notizie, invece, per quanto riguarda l’altro pezzo pregiato della rosa bianconera, Paul Pogba. Beppe Marotta, che già si era detto fiducioso sulla questione, avrebbe infatti trovato un accordo di massima con il giocatore cui è stato offerto un prolungamento di contratto fino al 2019 e un ingaggio all’altezza dei top player bianconeri tra i 4 e i 5 milioni di euro a stagione. Ora non resta che aspettare che si metta tutto nero su bianco, per poi festeggiare il rinnovo di uno dei giocatori destinati a entrare nella top 10 dei più forti d’Europa.
Marotta, però, si sta dando da fare anche sul fronte del mercato in entrata, in particolare per quanto riguarda l’attacco. L’attenzione si è concentrata su Podolski, in rotta con l’Arsenal, e Torres, in uscita dal Chelsea. A Roma sembravano ormai rassegnati all’idea di perdere Benatia, ma a sorpresa ecco la frenata del Bayern Monaco. Secondo la stampa tedesca, infatti, il club bavarese avrebbe deciso di mollare la pista Benatia “perché l’operazione, alla fine, verrebbe a costare 75 milioni”. Tra ingaggio e cartellino, le cifre lieviterebbero troppo anche per un club ricco come quello di Guardiola (vittorioso per 2-1 nell’esordio in Bundesliga contro il Wolfsburg). Nelle ultime ore erano emersi i particolari dell’incontro tra Sabatini e l’agente del giocatore che aveva rifiutato la proposta di rinnovo, nonostante la Roma mettesse sul piatto 2,5 milioni netti all’anno, un ingaggio da top player. Ora, dopo la fuga dei tedeschi (che offrivano 25 milioni alla Roma e sono stati spiazzati dal rilancio della domanda a 30), non resta che aspettare altre offerte.
Il direttore sportivo Walter Sabatini, intanto, ha presentato al Lille un’offerta per Marco Basa, abbastanza alta considerando l’età del difensore centrale (31 anni) e la scadenza di contratto molto vicina (giugno 2015), 5 milioni. Dalla Francia è arrivato un secco no, ma se alla fine Benatia dovesse restare alla Roma sarebbero felici così.
Ancora fermo il mercato in uscita dell’Inter, con Guarin sempre sul punto di partenza. Il ds Ausilio ha incontrato l’entourage del colombiano, ribadendo la volontà della società di non accettare offerte inferiori ai 14-15 milioni. Chi lo vorrà dovrà adeguarsi, a cominciare dallo Zenit, l’unica squadra ad aver manifestato un interesse concreto (poco ricambiato dal giocatore). Se i russi dovessero superare il playoff di Champions e approdare alla fase a gironi, potrebbero contare sui soldi necessari per portare a termine l’operazione (con Guarin che avrebbe la garanzia di giocare la Champions) e a quel punto Ausilio potrebbe pensare alle alternative, come il trequartista brasiliano Firmino dell’Hoffenheim o Biabiany del Parma.