Mentre è in corso il trasferimento dei primi novanta migranti dalla nave Aquarius a quelle della Guardia Costiera italiana che li porteranno a Valencia, arrivano le durissime parole degli altri Paesi europei sulla scelta del Governo di chiudere i porti e negare l’approdo alle ong.
A commentare la decisione del ministro dell’interno e vicepremier, Matteo Salvini, e del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, sono i nostri principali partner europei: Spagna e Francia. Madrid parla di un comportamento “passibile di violazioni penali” mentre il portavoce del presidente Macron attacca “il cinismo e l’irresponsabilità” dell’Italia.
I SOCIALISTI UE
Stamattina i primi a parlare sono stati i socialisti europei che se la sono presa direttamente con il numero uno del Viminale. Il leader di S&D, Udo Bullmann, ha affermato che “Quello che fa Salvini che vuole dimostrare le proprie idee con la forza e a scapito di donne incinte dimostra quanto possa essere poveretto“. E ancora: “Questo è un cambiamento della politica italiana che non è difendibile”.
Più cauto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, che parla di “problema collettivo”, ammettendo che nella gestione dei migranti l’Italia “è stata lasciata per troppo tempo da sola”.
Abbassa i toni anche il il commissario europeo per l’immigrazione, Dimitris Avramopoulos: ”Non faccio il gioco del biasimo. Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius – dichiara Avramopoulos – ma questo è solo un incidente, un caso”. In queste ore, continua il rappresentate Ue, “l’Italia sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità. Voglio esprimere i ringraziamenti per gli erculei sforzi che l’Italia ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. La Commissione continuerà a sostenere l’Italia“. L’eurocommissario ha però criticato il veto Italiano all’ulteriore finanziamento europeo di 3 miliardi alla Turchia. “Abbiamo bisogno di sostenere sia la Turchia che l’Africa del Nord e in particolare la Libia sui migranti” ha precisato Avramopoulos.
SPAGNA: VIOLAZIONI PENALI
La ministra della Giustizia iberica, Dolores Delgado ha spiegato che “non si tratta di buonismo o generosità, ma di diritto umanitario. Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”. “È questione di umanità – ha aggiunto – ma anche di rispettare gli accordi e i trattati dei quali tutti gli Stati sono parte».
FRANCIA: “VIOLATA LA LEGGE MARITTIMA”
Il commento più duro è arrivato dal portavoce di La République En Marche, il partito fondato dal presidente francese, che ha definito la posizione del governo italiano nei confronti della nave Aquarius della ong Sos Mediterranéè “vomitevole”.
Benjamin Griveaux, portavoce di Emmanuel Macron, ha invece denunciato la violazione da parte dell’Italia della legge marittima secondo cui “caso di difficoltà, i paesi con la costa più vicina” a una nave che lancia una richiesta di soccorso “hanno la responsabilità di rispondere”. Il no dell’Italia invece è “cinico e irresponsabile”.
A rincarare la dose nel tardo pomeriggio è arrivato anche il premier Edouard Philippe: “L’Italia ha scelto di non rispettare i suoi obblighi internazionali”.
L’ITALIA REAGISCE
Parole pesanti quelle che arrivano da Parigi che però vengono rispedite al mittente da Palazzo Chigi: ” L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte“.
Il riferimento è senza dubbio a quanto accaduto, tra lo sgomento generale, a Ventimiglia e Bardonecchia ma anche alla gestione della questione libica da parte del governo francese. Da sottolineare inoltre che la stessa Francia ha preso la decisione di chiudere i propri porti (scatenando opportune polemiche) già da diverso tempo.
Parla anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha chiesto all’Europa «un aiuto concreto»: «non vogliamo soldi, ci interessa un aiuto concreto sulle migliaia di ricollocamenti che sono solo sulla carta e non sono effettivi». Secondo il ministro l’obiettivo deve essere quello di «ridurre le partenze e avere il nord del continente africano come paese di accoglienza e di selezione fra rifugiati veri e rifugiati finti».
NAVI VERSO VALENCIA E CATANIA
E’ cominciato il trasbordo di parte dei 629 presenti a bordo della nave Aquarius. In base a quanto stabilito infatti, due navi italiane accompagneranno l’imbarcazione che dovrebbe arrivare a Valencia tra quattro giorni: la Dattilo della Guardia costiera e una unità della marina militare sulla quale saranno presenti medici dell’Ordine dei cavalieri di Malta e personale dell’Unicef per il supporto ai minori.
COMUNICATO STAMPA – #Aquarius riceve l’istruzione di raggiungere un porto sicuro in #Spagna: https://t.co/ky49SR0ClI
● 629 tra uomini, donne e bambini soccorsi nel #Mediterraneo sbarcheranno a Valencia
● L’incolumità e la protezione delle persone dovrebbero essere la priorità pic.twitter.com/fOumXJ7cKi
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 12 giugno 2018
Nel frattempo è attesa per il 13 giugno, alle ore 8, a Catania la nave Diciotti della Guardia costiera italiana con a bordo 937 persone, un arrivo che inaugura la nuova politica italiana sulla gestione dei migranti: porti aperti alle navi militari, porti chiusi per le ong.
Ricordiamo infine che il 13 giugno alle 11, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, riferirà in Aula al Senato sulla questione. Il vicepremier ha avuto un colloquio telefonico col suo omologo tedesco Horst Seehofer, concordando la presentazione di una “proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne dell’Ue”.
(Ultimo aggiornamento: ore 18.40)