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Migranti, Salvini chiude i porti italiani: “Aquarius approdi a Malta”

La nave Aquarius di Sos Mediterranee, con personale di Medici senza frontiere, non è stata autorizzata ad approdare in nessun porto italiano: a bordo ci sono oltre 600 migranti, con donne incinte e bambini – Il ministro dell’Interno: “Il porto più sicuro è Malta. Non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi”.

Migranti, Salvini chiude i porti italiani: “Aquarius approdi a Malta”

Dalle parole ai fatti (purtroppo). Il nuovo ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva promesso battaglia sul fronte degli sbarchi, e così già è: la nave Aquarius, con a bordo 629 migranti (tra loro ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte), non è stata autorizzata ad approdare in Italia. In nessun porto. Salvini ha scritto una lettera alle autorità di Malta (“E’ in Europa come noi, con stessi diritti e doveri”, aveva già detto nei giorni scorsi il leader della Lega) chiedendo di far approdare la nave Aquarius a La Valletta: “E’ quello il porto più sicuro”.

Le autorità maltesi avevano già impedito l’altro ieri l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l’unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per le cattive condizioni del mare, ma Malta – ha riferito alla polizia italiana il comandante dell’unità – ha solo proposto assistenza in mare, senza autorizzare l’ingresso in porto. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, è stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata sabato mattina.

Questo è solo l’ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Italia e Malta, il cui comportamento è stato stigmatizzato dallo stesso Salvini l’altro giorno: La Valletta “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento”, ha detto il ministro, che sabato ha ribadito la linea della fermezza assicurando che “non si ripeterà un’altra estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi”.

La nave Aquarius di Sos Mediterranee, con personale di Medici senza frontiere, sta intanto facendo rotta verso un porto di sicurezza ancora non assegnato. Tra loro ci sono 123 minorenni non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. Sono state complessivamente sei le operazioni di soccorso effettuate. Particolarmente difficile quella di persone su un gommone che si è rovesciato facendo finire 40 migranti in mare.

“Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo”: lo chiede Carlotta Sami, la portavoce dell’Unchr per i rifugiati per il sud Europa dopo aver appreso della lettera del ministro Matteo Salvini alle autorità di Malta.

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