In vista della Riunione informale dei capi di Stato o di governo prevista per giovedì e venerdì a Granada, in Spagna, i 27 Stati membri della Ue hanno finalmente trovato un accordo sul testo chiave del regolamento delle crisi del Patto Ue sui migranti. Lo ha annunciato su X la presidenza spagnola del Consiglio Ue, al termine della riunione del Coreper. “Gli ambasciatori dell’Ue hanno raggiunto un accordo sul regolamento che affronta le situazioni di crisi e forza maggiore per la migrazione e dell’asilo“, si legge nel post.
L’accordo Ue sui migranti
Dopo le polemiche tra Italia e Germania sul sostegno di quest’ultima alle Ong, il negoziato sembrava essersi arenato e invece nella notte è arrivata la svolta.
L’intesa sul testo del regolamento sulla gestione delle crisi è stata raggiunta dopo il via libera della Germania al ritorno alla bozza formulata a luglio che non conteneva alcun riferimento alle operazioni condotte dalle Ong. Un punto su cui spingeva molto l’Italia.
Riguardo alle organizzazioni non governative (Ong), Italia e Germania sono su posizioni opposte. La prima guarda con sospetto alle navi umanitarie, la seconda le sostiene finanziariamente. Così nel corso dell’ultima riunione dei funzionari Ue è stato stabilito di escludere il tema delle Ong dai negoziati, una decisione che ha consentito far approdare il nuovo piano sul tavolo dei rappresentanti permanenti dell’Ue, noto come il Coreper, compiendo un progresso significativo.
Contro l’intesa si sono espresse Polonia e Ungheria, mentre Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute. Per l’approvazione era necessaria una maggioranza qualificata, vale a dire il voto favorevole di almeno 15 paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea.
A cambiare le carte, fa sapere l’Ansa fonti qualificate vicino al dossier, potrebbe essere stata un’interlocuzione tra Giorgia Meloni e Olaf Scholz ed è dunque possibile che l’intesa “sia frutto dell’accordo politico” al più alto livello.
Tajani: “Un successo per l’Italia”
“È un risultato molto positivo, un successo per l’Italia“, ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando con i giornalisti l’intesa. “Quando l’Europa decide, deve tenere conto delle istanze di tutti”, ha sottolineato il ministro.
“Accolgo con favore l’intesa politica raggiunta dagli Stati membri sul regolamento sulle crisi. Uniti possiamo portare a compimento il Patto sulla migrazione prima della fine della legislatura”, scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
“In caso di crisi la solidarietà tra gli Stati membri è obbligatoria” e questo rappresenta “un passo avanti comune”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, dopo l’annuncio dell’intesa raggiunta a Bruxelles tra i Ventisette sul regolamento per la gestione delle crisi migratorie. “Con i nostri sforzi” nei negoziati “abbiamo fatto in modo che le disposizioni” d’emergenza “possano essere invocate solo in casi molto fondati”, ha precisato la ministra.
L’Italia era contraria all’esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell’uso strumentale della migrazione da parte dei Paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi.