Condividi

Migranti: l’Ue litiga, pioggia di arresti in Ungheria

La Commissione smentisce la notizia diffusa dal ministro degli Interni tedesco secondo cui i Paesi che rifiutano le quote di profughi si vedranno tagliare i fondi strutturali – Budapest verso la costruzione di un nuovo muro.

Migranti: l’Ue litiga, pioggia di arresti in Ungheria

La Commissione Ue ha smentito di essere favorevole a una riduzione dei fondi strutturali europei per Paesi che rifiutano le quote obbligatorie di ricollocamento del rifugiati. La notizia era stata diffusa dal ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maizière: i Paesi contrari alle quote “spesso ricevono molti fondi strutturali e trovo anch’io giusto che ricevano meno mezzi” finanziari da parte dell’Europa, aveva affermato il ministro, dicendo di approvare una proposta formulata in questo senso dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.

Ma Juncker “non ha mai detto questo”, ha detto all’Afp un portavoce della Commissione: “Gli accordi di partenariato e i programmi operativi per il periodo di programmazione attuale non offrono fondamento legale per ridurre le attribuzioni di fondi strutturali e d’investimento, se uno Stato membro rifiuta un meccanismo vincolante di ricollocazione”, ha aggiunto la portavoce, precisando che “l’introduzione di una tale condizionalità richiederebbe una revisione del quadro finanziario pluriannuale. Non è una strada che stiamo esplorando al momento”.

La Commissione “non è per la punizione, è per l’incoraggiamento”, ha aggiunto il capo dei portavoce della Commissione, Margaritis Schinas. Ieri i ministri degli Interni dei Ventotto non sono riusciti a trovare un accordo sulla ripartizione di 120mila migranti in arrivo in Europa dalla Siria e da altri Paesi sconvolti da guerre. Oggi la Germania e l’Austria hanno chiesto la convocazione per la settimana prossima di un vertice straordinario dell’Unione europea sulla crisi dei migranti.

Intanto, l’Ungheria ha fermato lunedì 9.380 migranti, arrestati per attraversamento illegale della frontiera. La polizia del Paese centro-europeo dalla mezzanotte ha chiuso completamente la frontiera con la Serbia, principale punto di afflusso dei profughi. Budapest starebbe pensando anche di costruire un nuovo muro al confine con la Romania.

Secondo la nota pubblicata dalla polizia ungherese e riportata dal sito di notizie Delmagyar, sono già stati avviati diversi procedimenti penali per traffico di migranti. Al valico di frontiera ungherese di Roszke, decine di persone, fra cui donne e bambini, sono bloccati sul lato serbo, al villaggio di Horgos. Erano diretti al posto di confine ufficiale, a circa due chilometri di distanza, quando sono stati circondati dalla polizia.

Le legge varata dal primo ministro ungherese Viktor Orban prevede l’arresto e il carcere fino a tre anni per chi attraversa illegalmente il confine. La polizia ha registrato dall’inizio dell’anno l’arrivo di 190mila migranti, con il record di entrate in un singolo giorno battuto proprio nelle ultime 24 ore prima dell’applicazione della nuova legge: 7.437 arrivi.

Commenta