Non si placa l’emergenza migranti alla stazione ferroviaria di Como, a pochi chilometri di distanza da quella Svizzera che centinaia di profughi vorrebbero attraversare per poi raggiungere la Germania e i Paesi del Nord Europa. Como è l’ultima fermata prima di Chiasso e la situazione è come quella di Ventimiglia al confine con la Francia: migranti letteralmente imprigionati sul territorio italiano e accampati in tende, in attesa del completamento di 50 prefabbricati nell’area ex Rizz, dove potrebbero da metà settembre trovare posto 300 delle 500 persone giunte a Como per lo più dal Corno d’Africa ma anche dal Maghreb e dalla Nigeria.
Nel frattempo, la maggior parte di loro si trova in condizioni inumane, come sono in grado di testimoniare le foto e il video esclusivo realizzati da Firstonline domenica 4 settembre, cioè durante uno sciopero della fame che è ancora in corso e che coinvolge quasi tutti i migranti, che protestano per la loro condizione e per l’impossibilità di raggiungere altri Paesi: ieri infatti al tendone dove è stata allestita la mensa della Caritas sono stati serviti appena 130 pasti. Alla stazione San Giovanni sono anche scoppiati tafferugli fra i “no borders” e la guardia di Finanza: i contestatori sono ragazzi comaschi ma anche un folto gruppo arrivato dalla Svizzera. Il tutto mentre nei giorni scorsi, a pochi chilometri da lì (a Cernobbio) si è riunito, in buona parte ignaro della situazione, il gotha della finanza mondiale per il Forum Ambrosetti, al quale ha partecipato anche il premier Matteo Renzi.
Intanto oggi al Viminale il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ed il presidente dell’Anci, Piero Fassino, si vedranno per mettere a punto un piano di redistribuzione dei migranti presenti nel sistema di accoglienza. “Ci sono alcuni Comuni – ha spiegato il ministro Alfano – che hanno un peso eccessivo perché sono stati generosi e magari il Comune a fianco prova a fare il furbo. Dobbiamo risolvere questi problemi e farlo in sintonia con i Comuni in modo volontario”. Sono circa 150mila gli stranieri accolti e la gran parte (oltre 111mila) si trova nelle strutture temporanee. I Comuni che ospitano migranti sono 1.200.
Nei primi 8 mesi del 2016, secondo l’Alto commissariato Onu per i diritti umani, sono stati 105.342 i migranti giunti via mare in Italia: l’82% è partito dalla dalla Libia e poco più del 5% dalla Tunisia. Ancora negli ultimi giorni si sono intensificati gli sbarchi: lunedì nel Canale di Sicilia 23 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno messo in salvo 2.700 persone. In tutto nell’ultima settimana gli sbarchi sulle coste italiane hanno superato le 15mila unità.
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