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Mifid II, Eurizon: niente extra-costi di ricerca per i clienti

FIRSTonline

Eurizon, la società del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale, annuncia che a partire dal 3 gennaio 2018, in corrispondenza dell’entrata in vigore della Direttiva MIFID II, assorbirà i costi della ricerca in materia di investimenti relativi ai prodotti gestiti.

La Direttiva introduce l’obbligo di rendere trasparenti, ossia facilmente individuabili e separati dai costi di transazione, gli oneri connessi alla ricerca in materia di investimenti fornita da terzi, utilizzata a supporto delle decisioni d’investimento. Gli asset manager hanno così a disposizione diverse soluzioni che vanno dal trasferimento dei costi a carico dei clienti all’assorbimento degli stessi nel bilancio della società. Eurizon ha optato per la seconda.

Massimo Mazzini, Responsabile Direzione Marketing e Sviluppo Commerciale di Eurizon, ha affermato: “In qualità di Asset Manager attivo siamo convinti che la ricerca abbia un ruolo centrale per la generazione di nuove idee e continuiamo a utilizzare sia analisi realizzate internamente che ricerche prodotte all’esterno, per aggiornare e migliorare l’intero processo di investimento e per poter offrire ai clienti le migliori soluzioni. Riteniamo che le novità normative vadano nella giusta direzione e che l’approccio adottato da Eurizon consenta di migliorare la qualità del servizio reso ai clienti. Abbiamo quindi deciso di assorbire i costi associati alla ricerca esterna per mantenere inalterato il livello di qualità e di valore per tutti i nostri investitori, evitando di addebitare tali oneri ai patrimoni gestiti. Riteniamo che questo sia l’approccio più coerente con la nostra vision e le nostre strategie di crescita”.

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