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Mid-Cap: ecco i 10 “campioni” con rendimento di Borsa al 20-30%

Pixabay

Fra le mid-cap italiane, ci sono 10 campioni che hanno registrato un ritorno annualizzato tra il 20% e il 30% medio annuo su un periodo di 10 anni. Si tratta di De Longhi, Reply, Brembo, Amplifon, Recordati, Ima, Diasorin, Marr, Banca Generali e Campari. Lo scrive Equita nella sua ricerca “Italian Financial Markets, Industrial Trends and Investment Opportunities”, presentata a New York e Washington.

Sempre negli ultimi 10 anni, l’indice mid-cap italiano ha sovraperformato le emittenti small caps europee del 5% l’anno e le emittenti small caps statunitensi del 4% all’anno. La ricerca evidenzia anche come le società non finanziarie di medie dimensioni abbiano realizzato una performance migliore rispetto alle 40 società italiane più grandi quotate sul Ftse Mib.

Equita ha rilevato che la capitalizzazione di mercato media di queste 10 società è di 4 miliardi di euro, che gran parte di queste emittenti sono gestite da famiglie che hanno una quota di controllo della società, e che operano in settori diversificati (industriale, consumer, distribuzione al dettaglio, tecnologia e MedTech).

Le Italian Champions risultano inoltre fortemente esposte alle esportazioni (più del 50% dei ricavi) e molto attive sul fronte M&A, ma la loro minor liquidità rispetto alle emittenti comparabili internazionali rimane una significativa barriera per gli investitori esteri. La ricerca propone diverse strategie per superare i limiti dei mercati finanziari italiani e cita le 20 Spac che sono state lanciate in Italia negli ultimi 3 anni, di cui 10 hanno già effettuato la loro business combination.

Dei 7,4 miliardi di euro raccolti nel 2017/2018, 2,8 miliardi di euro sono stati raccolti tramite Spac. Inoltre, Equita cita i Pir, uno strumento per incrementare la liquidità e direzionare risorse finanziarie verso le società a media capitalizzazione, che ha raccolto 14,2 miliardi di euro nei 18 mesi successivi alla sua introduzione nel 2017 (raccolta a giugno 2018)

“In questi giorni gli investitori percepiscono l’Italia come una fonte di rischio piuttosto che una fonte di opportunità, alla luce dei problemi cronici quali la debole crescita del Pil, l’enorme debito pubblico e la bassa produttività”, sottolinea Domenico Ghilotti, co-responsabile del Team di Ricerca di Equita. “In realtà – aggiunge – se guardiamo più da vicino il contesto italiano, e più nello specifico dal punto di vista delle società di media dimensione, il quadro complessivo risulta più favorevole e diventa ricco di opportunità di investimento. Come dimostra la nostra analisi sulle Italian Champions, crediamo che le correzioni del mercato possano offrire un’opportunità per investire in società ad alta qualità, che hanno modelli di business solidi e in grado di resistere a situazioni di mercato difficili”.

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Categories: Finanza e Mercati