Non è un mistero che nella grande partita internazionale del 5G Nokia stia diventando (insieme ad Ericsson) un importante alternativa a Huawei, così come non è un mistero che gli Stati Uniti, rimasti fuori dalla sfida, puntino fortemente su un campione europeo per non lasciare ai rivali cinesi la realizzazione dell’infrastruttura strategica anche in territorio occidentale. Con queste premesse, non sembra dunque un azzardo ipotizzare un’operazione che vedrebbe Nokia finire in mani americane. Magari acquisita per la seconda volta da Microsoft: le due aziende infatti furono già protagoniste di un primo matrimonio nel 2013, che però si rivelò un clamoroso flop.
Allora, Microsoft sborsò 7 miliardi di dollari per acquisire gli asset di telefonia mobile del gruppo finlandese. L’obiettivo era quello di creare un terzo polo tecnologico che potesse rivaleggiare, sul mercato degli smartphone, con iPhone e Android. Ma l’esperimento dei Windows Phone fallì miseramente, tanto che nel 2015 Nokia fu costretta a dichiarare fallito il segmento smartphone, il che provocò migliaia di posti di lavoro perduti e persino mise a rischio la sopravvivenza di un marchio che fino a pochi anni prima era stato di successo. Ora però l’azienda fondata nell’omonima cittadina è risorta dalle sue ceneri e ha fatto del software e delle infrastrutture di rete il proprio core business. Ponendosi in una posizione di grande competitività nella corsa al 5G.
Questa caratteristica la rende terribilmente appetibile per i grandi gruppi statunitensi, che non vedono l’ora di recuperare il terreno perduto rispetto a Huawei, mettendo le mani su un’azienda europea e dunque geopoliticamente amica. In pole position, secondo quanto riporta Forbes citando diversi analisti, ci sarebbero Intel e appunto Microsoft, per un clamoroso matrimonio-bis: “L’expertise di Nokia nel 5G – scrive il sito – fa gola a Microsoft, che quest’anno ha già piazzato due acquisizioni in quel mercato, rilevando Metaswitch e Affirmed Networks”. Intanto Nokia prosegue la sua espansione: proprio la scorsa settimana ha concluso un accordo per diventare il più grande fornitore di apparecchiature per British Telecom, la più grande tlc del Regno Unito.