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Microsoft, licenziamento di massa: via 1.900 dipendenti nel settore videogiochi. Coinvolta anche Activision Blizzard, ecco perché

FIRSTonline

Il gigante tecnologico Microsoft ha annunciato una importante riduzione della forza lavoro per la divisione videogiochi. Dopo aver toccato il record di 3.000 miliardi di capitalizzazione, l’azienda ha annunciato il licenziamento di 1.900 dipendenti su 22.000, circa il 9% del suo team gaming. I licenziamenti interesseranno tutte (o quasi) le sussidiarie di ZeniMax, Bethesda, Xbox Game Studios e anche le divisioni acquisite recentemente, tra cui Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari dopo un tira e molla di mesi.

Ma non è la sola. Anche altre società di videogiochi, tra cui Riot Games, hanno adottato licenziamenti di massa. Il capo della divisione videogiochi, Phil Spencer, ha motivato questa scelta come parte di un processo strategico per ottimizzare la struttura di costi e guidare la crescita del core business. Nella nota aziendale, si assicura che alle persone licenziate verranno garantite le indennità di fine rapporto, come previsto dalle leggi nazionali.

Microsoft taglia e il presidente di Activision Blizzard lascia

La notizia è stata accolta con sorpresa, soprattutto considerando il recente traguardo finanziario raggiunto da Microsoft. Ma le novità non finiscono qui. Il presidente di Activision Blizzard, Mike Ybarra, ha annunciato la sua uscita attraverso un post su X: “Ho trascorso più di 20 anni in Microsoft e con l’acquisizione di Activision Blizzard alle spalle, è giunto il momento di diventare (ancora una volta) il più grande fan di Blizzard dall’esterno”. Per il suo successore bisognerà aspettare la prossima settimana.

In questo vortice di novità, risuona ancora l’eco della mega acquisizione del 2023, quando Microsoft ha speso circa 69 miliardi di dollari per consolidare il suo dominio nel settore, superando le resistenze di Sony. Il risultato? Una rivoluzione nell’industria videoludica con Microsoft che si trova ora a fronteggiare non solo sfide aziendali ma anche a ridefinire la sua identità in questo universo in continua evoluzione.

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