Microsoft si è comprata GitHub, servizio di hosting per progetti di software diffuso tra gli sviluppatori che proprio su questa piattaforma condividono il codice sorgente dei loro programmi e lo rendono scaricabile dagli utenti. Una sorta di “social network” per sviluppatori che il colosso di Redmond ha valutato 7,5 miliardi di dollari in azioni.
Satya Nardella, numero uno di Microsoft ha spiegato attraverso una nota che unendo le forze con GitHub, “rafforziamo il nostro impegno verso gli sviluppatori per la libertà, l’apertura e l’innovazione”. GitHib opererà indipendentemente “per fornire una piattaforma aperta a tutti gli sviluppatori in tutte le industrie”, ha affermato ancora Microsoft.
Entusiasta il fondatore della società acquisita, Chris Wanstrath, secondo cui “il futuro dello sviluppo di software è brillante”. Per lui, l’attenzione di Microsoft nei confronti degli sviluppatori “si allinea perfettamente alla nostra, e la sua dimensione, i suoi strumenti e il cloud globale avranno un ruolo enorme nel rendere GitHub ancora più di valore per gli sviluppatori ovunque”.
Molto preoccupati invece gli sviluppatori che utilizzano la piattaforma per confrontare e migliorare i loro software, correggendo eventuali bug e aggiungendo nuove funzioni. Molti analisti temono infatti che l’azienda fondata da Bill Gates possa usare GitHub per cercare di comprendere quali progetti sono più popolari e hanno maggiore successo, in modo da lanciarne una propria versione.
Poco diffusa tra i non addetti ai lavori, GitHub rappresenta infatti un vero e proprio punto di riferimento per i programmatori di tutto il mondo, tanto da arrivare a contare 27 milioni di sviluppatori software che lavorano su circa 80 milioni di progetti. In una raccolta fondi del 2015, GitHub fu valutata 2 miliardi.
In base a quanto previsto, dopo l’acquisizione, il presidente di Microsoft, Nat Friedman, diventerà amministratore delegato di GitHub.
Microsoft ha precisato che i risultati finanziari di GitHub compariranno nel segmento “intelligent cloud”. A livello generale, il colosso Usa, grazie a questa operazione, si aspetta un incremento degli utili per azione pro forma già nell’anno fiscale 2020 e una diluizione “di meno dell’1%” gli utili per azione adjusted negli esercizi 2019 e 2020. L’acquisizione dovrebbe essere completata entro la fine del 2018.