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Miami Design District: Pop Art e Minimalismo

In occasione di Art Basel Miami Beach 2018, Gagosian e Jeffrey Deitch presentano Pop Minimalism | Minimalist Pop la loro quarta collaborazione al Moore Building nel Miami Design District.

Miami Design District: Pop Art e Minimalismo

Questa mostra collettiva esplora le intersezioni e le eredità di due importanti movimenti artistici americani degli anni ’60 – Pop art e Minimalismo – ei modi in cui le caratteristiche del Minimalismo sono state incorporate in una varietà di pratiche di arte contemporanea.

Roy Lichtenstein, Entablature #4, 1971 © Estate of Roy Lichtenstein

Nei primi anni ’60, gli artisti hanno iniziato a cercare di abbandonare la natura gestuale e soggettiva della pittura espressionista astratta, che aveva dominato il panorama artistico del dopoguerra americano. Le due principali risposte emerse sono state la Pop art e il Minimalismo. “Pop” era il termine sviluppato per caratterizzare l’uso distaccato e disinvolto di immagini di fonte “popolare”, come i cartoni animati e le pubblicità della cultura del consumo presenti nel lavoro di artisti come Andy Warhol e Roy Lichtenstein. La pop art si avvicinò rapidamente ad una generazione più ampia di artisti, i cui lavori utilizzavano immagini riconoscibili tratte dai mass media e dalle fonti commerciali per abbattere la barriera tra arte “alta” e “bassa”. Il minimalismo in particolare ha introdotto forme geometriche estremamente semplificate, composizioni seriali riduttive e l’uso di materiali industriali non modificati e metodi di fabbricazione.

Mentre questi due movimenti artistici sono in genere visti per rappresentare le risposte artistiche opposte all’eredità dell’Espressionismo Astratto, il lavoro in Pop Minimalism | Il Pop minimalista evidenzia punti di approcci concettuali comuni e scambi reciproci. Ad esempio, gli artisti di entrambi i “campi” incorporarono forme readymade nel loro lavoro, sia che trovassero immagini di origine come le iconiche lattine di zuppa Campbell di Warhol o i tubi fluorescenti fabbricati industrialmente di Dan Flavin.
Sia il Pop che il Minimalismo hanno avuto un’influenza formidabile sulla generazione di artisti da seguire, un’eredità che ancora oggi incombe sulle pratiche artistiche. Questa mostra si concentra sulla preminenza del linguaggio visivo del Minimalismo, che ha avuto un effetto continuo sulla pratica contemporanea, come si vede nel lavoro di Peter Halley, Jeff Koons, Adam McEwen, Sarah Morris e Richard Prince.

Evitando le rigide categorie in cui le pratiche artistiche sono spesso organizzate, gli artisti presenti lavorano alle soglie del Pop e del Minimalismo, mescolando tecniche, procedure e stili per espandere e interrogare questi movimenti. Presentando il lavoro delle figure chiave del Pop o del Minimalismo accanto a quello di artisti non tipicamente associati a nessuno dei due movimenti, Pop Minimalism | Il Pop minimalista postula una più ampia rete di scambi concettuali e dimostra l’influenza e l’attualità duratura del Minimalismo nell’arte contemporanea.

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