Per il suo decimo anno di attività MIA Fair si sposterà nella nuova sede di SUPERSTUDIO MAXI (via Moncucco 35) a Milano, con uno spazio espositivo di 7.400 m², che offrirà l’opportunità di ampliare ulteriormente i campi disciplinari di MIA Fair. A seguito del successo dell’esperienza di MIA&D Singapore, tenuta nel 2014 a Marina Bay Sands a Singapore, dove, per la prima volta al mondo, una fiera d’arte proponeva un dialogo tra fotografia e design, quest’anno si metterà in evidenza il ruolo trasversale dei linguaggi d’arte, con una sezione specifica dedicata al rapporto tra fotografia, design e oggetti d’arte.
Tra le altre novità, un tour tra gli stand che espongono stampe vintage e rare, per rispondere alle richieste dei collezionisti, la cui passione per le opere storiche, per le stampe vintage e rare è diventata sempre più importante.
Le gallerie che desiderano partecipare alla Main Section di MIA Fair e alla nuova Sezione MIA&D – Fotografia & Design, potranno presentare i loro progetti al Comitato di Selezione entro il 15 maggio 2021.
MIA Fair 2021 si avvale del supporto del Main Sponsor BNL Gruppo BNP Paribas e dello Sponsor Eberhard & Co. e del patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana di Milano.
Nel corso di nove anni di storia, MIA Fair è cresciuta molto, non solo come evento espositivo, ma soprattutto come piattaforma culturale, particolarmente attenta a mostrare le ultime novità nel campo della fotografia d’arte. Ha approfondito, allo stesso tempo, la conoscenza di questo linguaggio artistico tra i visitatori e gli appassionati, così come tra i professionisti e i collezionisti. MIA Fair è riconosciuta a livello internazionale come fiera d’arte di riferimento per l’elevato standard qualitativo e organizzativo.
Sarà il fotografo britannico Rankin a firmare l’immagine coordinata di MIA Fair, attraverso alcune immagini tratte dal suo progetto Saved by the Bell.
Si conferma anche quest’anno la volontà di MIA Fair di curare la propria campagna di comunicazione coinvolgendo un importante fotografo internazionale.
Rankin è un autore con un portfolio ampissimo, che spazia dalla fotografia documentaria alla ritrattistica: si è sempre contraddistinto, durante la sua lunga carriera, per il suo approccio audace dietro l’obiettivo. Un estro artistico che è stato capace di dar vita a immagini incisive, ritratti che rientrano a pieno titolo nell’iconografia fotografica contemporanea.
Rankin è un artista eccentrico, continuamente all’avanguardia in tutte le varie fasi della sua evoluzione artistica, sia come editore della rivista Dazed and confused, sia come regista di film.
In ognuno di questi ruoli è stato guidato dalla sua ben nota inclinazione verso l’innovazione e da un’ardita esecuzione. Il suo approccio nell’esprimere il suo impulso controcorrente è colmo di diverse ispirazioni, come l’uso dei testi, delle trame e dei colori, spesso posti attorno ai suoi soggetti, in forme strane e sorprendenti.
Con il progetto Saved by the Bell realizzato da Rankin per Hunger Magazine in collaborazione con il make-up artist Andrew Gallimore, vengono combinati forti richiami alla cultura degli anni ’80 e ’90 attraverso l’uso di colori pop e pattern grafici, con un gusto avanguardistico, messo in risalto dalla presenza di elementi tridimensionali applicati sui volti dei soggetti.
Un chiaro rimando al passato, sottolineato anche dal titolo del progetto (Saved by the bell è infatti una famosa sit-comstatunitense degli ultimi anni ’80), capace di trasmettere una chiara volontà di rilettura attraverso la rielaborazione di elementi chiave (colori e patterns) di quegli anni.
Rankin offre quindi una narrazione visiva unica capace di catturare l’estetica e le caratteristiche di un’epoca.