rende il via da Dubai la missione governativa di Sistema Italia negli Emirati Arabi Uniti. Il primo appuntamento è dedicato alla presentazione delle Zone Economiche Speciali italiane e, in particolare, delle tre ZES del Mezzogiorno. L’evento, patrocinato dall’Ambasciata d’Italia, è in programma martedì 16 aprile al Dubai International Financial Centre.
Al centro dell’incontro, aperto a un pubblico di PMI e di circa 200 investitori, ci saranno le opportunità per gli investimenti esteri nell’ambito di infrastrutture, logistica, energia, ICT, economia circolare, industria manifatturiera e servizi che le ZES offrono alle imprese grazie al regime fiscale agevolato e alle semplificazioni amministrative previste.
Alla missione prende parte anche Intesa Sanpaolo, che dal 2017 sostiene le ZES con un plafond di 1,5 miliardi di euro per gli investimenti produttivi e le opere infrastrutturali necessarie al potenziamento dei porti. Fin qui, il gruppo ha esaminato progetti di investimento a medio e lungo termine nelle tre ZES del Sud Italia per oltre 130 milioni di euro e ha erogato 15 milioni, affiancando un’offerta di servizi non finanziari in diversi ambiti: formazione, dell’innovazione e della valutazione di opportunità per operazioni di finanza strutturata e straordinaria.
Secondo le stime del centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm), collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, le ZES, che partono in Italia dopo che nel mondo ne sono già operative 4.500, dopo dieci anni dalla loro costituzione generano un incremento dell’export del 40%, che nel caso del Mezzogiorno varrebbe 18 miliardi di euro. Gli investimenti pubblici hanno un effetto moltiplicatore di 3:1 e ogni euro di credito d’imposta ne genera due di capitali privati, a beneficio dell’intero sistema portuale e di interscambi che si diramano dal Mediterraneo.
Nel 2018 l’interscambio fra Italia ed Emirati Arabi Uniti è stato pari a 6 miliardi di euro, di cui oltre 3,6 miliardi (il 60%) attraverso trasporto marittimo. Macchine ed elementi meccanici costituiscono circa il 30% delle merci trasportate, seguiti da petrolio e gas (23%) e, a seguire, metalli, prodotti chimici, automobilistici e aeronautici.
“Il nostro obiettivo è illustrare la potenzialità de i porti italianifavorendo gli investimenti degli operatori nazionali ed esteri e sostenendo le nostre imprese con un plafond da 1,5 miliardi di euro per rendere l’Italia massimo crocevia del Mediterraneo – commenta Francesco Guido, direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo – In particolare, grazie alla collaborazione della filiale hub qui a Dubai, l’attività del Gruppo Intesa Sanpaolo risulta fondamentale per gli scambi con tutta la regione del Golfo, del Medio Oriente e dell’Africa. Il nostro impegno deriva dalla ferma convinzione che le ZES possano rappresentare un’imperdibile opportunità di svolta per l’economia meridionale, orientandola verso l’internazionalizzazione e quindi verso l’ingrandimento dimensionale e la generazione sostenibile di posti di lavoro. Ma sarà fondamentale il contributo offerto dalle Regioni”.