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Metroweb: Enel-Telecom partita aperta, sul piatto anche Sparkle

E’ in pieno svolgimento la battaglia tra Telecom Italia e Enel per la conquista di Metroweb. E l’esito è ancora tutto da scrivere. Dopo la presentazione dell’offerta Enel, giovedì, con un’enterprise value di 806 milioni, Telecom Italia – che aveva fatto sapere di non essere disposta a rilanciare – avrebbe invece messo sul piatto della trattativa la controllata Sparkle. Per ora si tratta di indiscrezioni, riferite da Radiocor, ma la novità riapre i giochi dopo che l’offerta inizialmente presentata da Telecom andava a scadere proprio oggi, venerdì 20 maggio.

LA PROPOSTA ENEL

Seguirebbe un doppio binario: il primo prevede l’uscita di F2i (53,8% del capitale) in due fasi con Enel Open Fiber (Eof) che rileverebbe prima la quota in possesso del Fondo e poi procederebbe alla fusione con Metroweb. Il secondo binario prevede invece La fusione tra Eof e Metroweb e successivamente un aumento di capitale diluitivo che abbasserebbe la quota di F2i al 25% circa. I tempi per la trattativa che impegna non solo i vertici di Metroweb e F2i ma direttamente anche quelli di Cassa Depositi e Prestititi (proprietaria del restante 46,2% tramite Fondo strategico) sono comunque stretti se l’intento fosse, come si dice, di arrivare ad una definizione della partita prima delle decisioni sulle gare per le aree C e D, quelle dove il mercato da solo non può finanziare la posa della fibra.

LA PROPOSTA TELECOM ITALIA

 Dopo la presentazione della proposta Enel, Telecom sarebbe dunque disposta a mettere sul piatto anche il 100% di Sparkle, la società del gruppo numero cinque al mondo nelle reti internazionali in fibra ottica. Il gruppo guidato da Giuseppe Recchi e Flavio Cattaneo, afferma Radiocor Plus, avrebbe infatti manifestato a Claudio Costamagna la disponibilità a cedere Sparkle sulla base di valutazioni analoghe a quelle a cui tratta oggi Level3, leader di mercato nei collegamenti internazionali, ovvero circa 11/12 volte l’EBIDTA.

Applicando le valutazioni di Level3, Sparkle, che nel 2015 ha registrato un EBITDA di circa 195 milioni, sarebbe valorizzata 2,1/2,3 miliardi di euro. In questa ipotesi, Cdp e F2I potrebbero quindi conferire tutta Metroweb ed effettuare un conguaglio di circa 1,3/1,4 miliardi. Secondo Telecom, Il vantaggio di questa proposta economicamente più abbordabile per Cdp, sarebbe di far tornare lo Stato nella proprietà di un asset strategicocome Sparkle.

L’offerta che Telecom Italia ha presentato il 9 maggio per il 100% di Metroweb valuta l’azienda in una forchetta tra 703 e 816 contro gli 820 milioni di cui si era parlato inizialmente. Inoltre, la quasi totalità della proposta riguarda la controllata operativa Metroweb Milano (Telecom offre 734 milioni), sulla quale Fastweb ha ancora un diritto di prelazione.

I VANTAGGI DELLA BANDA ULTRALARGA

Fuori dalla contesa, colpiscono le cifre diffuse dall’Istat oggi. Stime ad hoc, dice il Rapporto annuale Istat 2016, “mostrano che l’eventuale copertura totale della banda ultralarga nelle aree territoriali ancora non coperte porterebbe a un aumento del valore aggiunto pari al 23% nei servizi di mercato, all’11% nelle costruzioni e al 9% nel commercio e nell’industria in senso stretto”.

Ad essere avvantaggiato sarebbe soprattutto il Centro-Nord con aumenti tra il 16% in Valle d’Aosta e l’11% nelle Marche, mentre il Mezzogiorno registrerebbe incrementi più contenuti, tra il 10% in Campania e Calabria e il 7% in Sicilia.

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Categories: Finanza e Mercati