La telenovela Metroweb sembra aver imboccato la volata finale anche se i colpi di scena sono sempre all’ordine del giorno. Certo è che il no del Fondo Strategico Italiano della Cassa depositi e prestiti al piano Telecom non avrebbe potuto essere più duro. L’ad del Fondo Strategico, Maurizio tamagnini, ha bocciato su tutta la linea la proposta avanzata dal presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi che prenotava il 100% della società veicolo dello sviluppo della banda larga a investimenti effettuati ed escludeva ogni forma di coabitazione con altri operatori.
Una proposta del genere solleverebbe gravi problemi di antitrust ed escluderebbe gli altri operatori che invece, nella concezione della Cdp più volte illustrata dal suo presidente Franco Bassanini, devono ssere tutti associati nella cosiddetta società della rete che può nascere attorno a Metroweb e sulla spinta di un socio finanziario del peso delle Cassa.
“Alle vostre condizioni non procediamo” ha mandato a dire a Telecom l’ad del Fondo, Maurizio Tamagnini. A questo punto torna alla ribalta Vodafone Italia che con Metroweb sta già trattando il suo ingresso e che non ha mai posto pregiudiziali su altro operatori.
I giochi però non sono chiusi e per capire che sviluppi può avere la partita Metroweb bisognerà aspettare il pronunciamento del cda di Telecom in programma per il prossimo 7 maggio. Cdp è disposta, a certe condizioni, a dare la maggioranza di Metroweb a Telecom ma a patto che l’incumbent non eserciti un ruolo egemonico e accetti la coabitazione con tutti gli altri operatori della rete di nuova generazione.