Continua l’effetto Monti sui mercati italiani. A metà mattina Piazza Affari è la migliore Borsa europea, in rialzo dell’1,66%. Migliora la situazione anche sul fronte dello spread (in netto calo, a 477) e dei rendimenti sui Btp decennali (tornati a quota 6,5%). In territorio positivo – ma con margini più ridotti – anche anche gli altri listini: Parigi (+0,52%), Londra (+0,31%) e Francoforte (+0,60%).
MONTI AL COLLE: SPRAZZI DI SERENO PER BORSA E BTP
ANCORA TURBOLENZE. ARIA DI PIOGGIA SUI CIELI DI PARIGI
L’effetto Monti ha fatto risalire la temperatura dei listini azionari, a Milano e nel resto d’Europa, nonché favorito l’assorbimento di miliardi di Bot a 12 mesi al 6,08%: poco meno di un miracolo vista la tempesta dei giorni scorsi. Ma anche i miracoli, di questi tempi, hanno breve durata: dopo la frenata del Pdl, il rialzo si è ridotto allo 0,9%. Intanto Monti, da Berlino, avvertiva: “Abbiamo un enorme lavoro da fare”. Scende lo spread sotto la soglia dei 500 punti, segnando i 485 pb.
Nuove perturbazioni. Intanto, l’Europa, sgomenta, osservava una nuova tempesta in arrivo, stavolta sui cieli di Francia: in una sola giornata lo spread tra Oat e Bund è schizzato a quota 168 punti. Colpa di un errore “tecnico” di S&P che ha erroneamente segnalato il downgrade di Parigi. Sulla scia di questo infortunio (per cui Nicolas Sarkozy è già sceso sul piede di guerra) hanno chiuso in calo Londra -0,4% e Parigi -0,4% mentre Francoforte ha chiuso in progresso dello 0,6%. A conferma che le notizie positive non fanno notizia, non ha avuto eco l’annuncio della nascita del nuovo governo di coalizione in Grecia, guidato da Lucas Papademos, ex vicepresidente della Bce.
Previsione. Nebbia fitta attorno a palazzo Chigi: meglio moderare la velocità. Il “giallo” di Parigi conferma d’altronde che di questi tempi, è meglio avventurarsi per i listini europei solo con l’ombrello. Soprattutto di venerdì: salvo certezze per ora imprevedibili, nessuno ama affrontare un week end così incerto con posizioni aperte, sia la rialzo che al ribasso. Nel dubbio, meglio stare leggeri per evitare indigestioni. I dati macro, che segnalano un ulteriore rallentamento dell’economia europea nel 2012, non inducono a forti consumi per il prossimo Natale.
L’appuntamento. Riflettori accesi su Telecom Italia (ieri +2,1%) dopo il cda sul terzo trimestre. Alle 10 ci sarà la conference call di Franco Bernabé con gli analisti. Alle 12 l’incontro con la stampa del presidente e dell’ad Marco Patuano. Ieri il dg di Intesa, Gaetano Micciché ha ribadito che “Telecom, come ha detto Alberto Nagel, è un’importante azienda internazionale che ha certamente bisogno di crescita interna ed esterna”. A proposito della sistemazione dei conti di Telco, che ha in carico le azioni TI a 2,2 euro, Micciché ha aggiunto: “La situazione finanziaria fino a maggio è ben funzionante. Al momento opportuno valuteremo cosa fare insieme a Telefonica, Generali e Mediobanca”. Si placa, per ora, la tempesta italiana. Ma Wall Street festeggia con moderazione: Dow Jones +0,96%, S&P +0,86, Nasdaq su solo dello 0,13% nonostante il rally di Cisco + 5,7% che ha fatto meglio di Merck +3,7, che ha alzato il dividendo al 5% annuo. Ma a frenare il listino è stato lo scivolone di Apple -2,6%, causa minori consegne dell’iPad, complici i problemi del fornitore cinese, Foxconn. Intanto Goldman Sachs +0,2% e Morgan Stanley stanno valutando se ridurre l’uso del mark-to-market nei loro conti: anche questo è un effetto della caduta dei Btp, ormai il titolo preferito per speculare contro l’rea euro, sottolinea il New York Times. Le richieste di sussidio di disoccupazione calano a 390mila unità, il minimo degli ultimi sette mesi. Ma Ben Bernanke, presidente della Fed non s’illude: “I problemi economici degli Stati Uniti sono molto seri – ha affermato -. La Fed sta facendo il possibile perché si torni a crescere, ma siamo ancora lontani da dove vorremmo essere”. Si calmano le tensioni anche sui listini asiatici. Hong Kong recupera l’1,09% dopo la caduta del 5% della seduta precedente. In terreno positivo anche Tokyo: l’indice Nikkei 225 segna + 0,37%.
A Piazza Affari chiusura ieri sostenuta per le banche: Unicredit , alla vigilia del suo week end più lungo (in vista maxiaumento e business plan) è salita del 3,9%, Intesa +2,6%. MontePaschi ha guadagnato l’1,2%, Banco Popolare +3,5%, Ubi +2,5%. Negative le assicurazioni: Generali -0,4%, Fondiaria-Sai -2,8%. Forti rialzi per i titoli del risparmio gestito: Mediolanum è salita del 3,8%, Azimut +7,3%. Entrambe le società hanno diffuso i risultati trimestrali. Fra gli industriali, ha corso Pirelli +4,2% dopo la presentazione ieri del nuovo piano industriale. Finmeccanica è salita del 3%, Fiat +2,6%, Fiat Industrial +5,2%. Chiusura ancora negativa per Mediaset -0,5%, che il giorno prima era precipitata in ribasso del 12%. Enel ha guadagnato l’1%, Atlantia +3,3%. Negativa Eni, che ha perso l’1,2%. In calo anche Tenaris -1,1%. Fuochi d’artificio per il debutto di una nuova matricola al mercato Aim di Piazza Affari: Terni Green , società che opera nel settore ambientale (recupero di materia ed energia), ha segnato un rialzo del 34%. In caduta Yoox -9,9% dopo risultati deludenti.