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Meteo: estate calda ma non bollente, picco ad agosto

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L’estate è arrivata, persino in leggero ritardo rispetto a come eravamo abituati. Ora però che c’è, la domanda da porsi è sempre la solita: che estate sarà? Torrida come quelle degli ultimi anni? Siccitosa o piovosa? Quando arriveranno i picchi? A queste domande abbiamo provato a rispondere, per quanto sia possibile pronosticare già da adesso, con Andrea Giuliacci di Meteo Expert. La premessa è d’obbligo: le previsioni climatiche stagionali esistono, ma hanno sempre un discreto margine di errore. Intanto però c’è una certezza e cioè che il mese di giugno che si è appena concluso non è stato particolarmente caldo: “Ma nemmeno fresco – precisa Giuliacci -. Non abbiamo ancora processato i dati, per ora possiamo solo dire che risulterà certamente più caldo di quello del 2019, quando a fine mese ci furono le prime ondate di afa”.

Quest’anno invece ha persino piovuto più del solito, soprattutto al Nord: “Al Nord probabilmente ha piovuto più del dovuto, ma il dato nazionale non è così eccezionale. Il fatto è che siamo abituati a dei giugni sempre più caldi e sempre più asciutti, ma le medie si confrontano con quelle del trentennio 1981-2010, e negli anni ’80 e ’90 le estati erano meno calde di oggi”. Ecco perché giugno 2020 non è stato particolarmente caldo rispetto alle annate recenti, quelle dal 2000 in poi, ma rispetto alla media che parte dal 1981 non risulterà nemmeno sotto media. “Diciamo comunque – conferma il meteorologo – che finora ha fatto decisamente meno caldo rispetto alle annate più torride, ad esempio il 2003, il 2012, ma anche il 2017 e il 2019. E stando alle simulazioni, è possibile che l’intera estate 2020 resti più o meno nella norma, in controtendenza rispetto agli ultimi anni: difficile che entri nella top 5 delle estati più calde”.

E luglio e agosto invece? Per quanto è possibile dire, il caldo finirà per arrivare, ed entrambi i mesi saranno più asciutti rispetto a giugno (al Nord ci vorrà poco…). Ma al momento non sono previste ondate africane così intense e frequenti come quelle degli ultimi anni: “Ormai queste ondate – spiega Giuliacci – rappresentano la normalità, ma presumibilmente in quest’estate non dovrebbero essercene troppe, soprattutto nel mese di luglio, che storicamente, in media, è il più caldo in assoluto. Il picco di caldo secondo le simulazioni è previsto invece ad agosto”. Quindi l’estate del Covid, quella che molti italiani saranno costretti a passare a casa o addirittura a lavorare, dovrebbe quanto meno risparmiarci dal caldo insopportabile.

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