La riduzione delle emissioni di metano gioca un ruolo fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, dunque per scongiurare gli effetti più dannosi per l’umanità e per il pianeta. Lo sanno bene gli stati firmatari del Global Methane Pledge e dell’IMEO (International Methane Emissions Observatory), iniziativa dell’UNEP e a cui ha partecipato anche l’Environmental Defense Fund (Edf), che coinvolge governi e aziende in tutto il mondo per accelerare la riduzione emissiva tramite la raccolta di dati avanzati, un importante passo per affrontare il problema a livello globale.
La Global Methane Pledge è stata annunciata lo scorso settembre e varata martedì 2 novembre a Glasgow e riflette uno sforzo condiviso da Unione europea e Stati Uniti. Nell’ambito del Methane Moment, un padiglione allestito nella Blue Zone della COP26 in collaborazione con altri partner internazionali, tra cui UNEP, Clean Air Task Force, Climate & Clean Air Coalition e World Resources Institute, ci sarà un confronto sulla riduzione di emissioni e sulla roadmap per centrare la data dello “switch off”.
L’Italia è stata tra i primi a sostenere l’impegno di ridurre le emissioni globali di metano del 30% entro il 2030. “La Global Methane Pledge, lanciata martedì a Glasgow, è un importante passo per affrontare il problema delle emissioni di metano a livello globale – ha sottolineato Dagmar Droogsma, AVP European Strategy & Engagement di Edf -. La COP26 farà pressione su altri paesi affinché aderiscano all’impegno. Applaudiamo all’Italia come una delle prime nazioni a sostenere l’iniziativa”.
I paesi che l’Europa gli Stati Uniti cercheranno di convincere per primi sono una ventina, tra cui grandi emettitori come Cina, Russia, India, Brasile, Arabia Saudita, Norvegia, Qatar, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Sud Africa.
“Accogliamo anche con favore il fatto che le principali industrie italiane del gas abbiano recentemente firmato una strategia per ridurre le emissioni di metano dalla filiera italiana del gas naturale.”, ha concluso Droogsma. Si tratta del primo accordo che esprime la volontà delle principali industrie di uno stato membro a ridurre le emissioni di metano dalla filiera del gas naturale.
Poi sempre in Italia, nell’ambito del programma ALL4Climate-Italy 2021, dedicato agli eventi collaterali della COP26, l’Edf ha promosso due conferenze su: “La ricerca spaziale ai fini del monitoraggio ambientale” e “Per una responsabilità etico-climatica transnazionale”. La prima ha passato in rassegna i nuovi strumenti di telerilevamento satellitare per identificare le emissioni dallo spazio, e ha coinvolto i massimi esperti internazionali del settore, mentre la seconda si è posta l’obiettivo di promuovere un’attenta riflessione sulla responsabilità dei paesi consumatori di combustibili fossili in merito alle emissioni climalteranti dei paesi fornitori.
Ilaria Restifo, rappresentante italiana, ha aggiunto: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi anni. Resta ancora lavoro da fare per tradurre gli impegni in azioni concrete. Il contributo del metano al riscaldamento globale sembra adesso essere ampiamente riconosciuto dai settori di interesse. Guardando oltre la COP26, il prossimo importante appuntamento sarà la proposta legislativa dell’UE sulla strategia per ridurre le emissioni di metano in Europa, dopo il voto in plenaria del Parlamento dello scorso 21 ottobre.”