“La novità positiva di oggi, innanzitutto riguarda il metodo, ovvero, che -pur con posizioni ancora distanti- si è iniziato a scrivere. Divisioni e convergenze vanno sistematizzate per lavorare con più attenzione sulla ricerca di soluzioni.
Abbiamo fatto passi in avanti sul welfare integrativo previdenziale e sanitario. E’ positivo l’incremento al 2% del contributo al fondo previdenziale Cometa a carico dell’imprese.
Vanno fatti sforzi maggiori rispetto alle giovani generazioni. Come ci ricorda anche l’Inps, a più di 70 anni di età, dopo aver lavorato oltre 45 anni, avremo pensioni inferiori a metà dell’ultimo stipendio: senza previdenza integrativa obbligatoria avremo future generazioni di poveri. Serve coraggio su questa partita, prima che sia troppo tardi. Inoltre, affermiamo con forza la necessità che le risorse di Cometa vadano utilizzate con la garanzia di sostenibilità etica e con un maggior orientamento verso l’economia reale.
La consegna dei materiali informativi sul fondo ai lavoratori è positiva, ma non sufficiente; per noi è necessario dare certezza all’iscrizione dei giovani a Cometa attraverso l’obbligo del versamento contributivo delle imprese e la conseguente apertura della posizione integrative.
Con l’introduzione della sanità integrativa per tutti i lavoratori, attraverso il versamento di 156 euro annuali a totale carico dell’impresa, rilanciamo con forza il fondo di sanità integrativa “Metasalute” ottenuto nell’ultimi due contratti. Si aprono spazi enormi di tutela sanitaria ed economica per i metalmeccanici e i loro familiari. E’ positiva la soluzione individuata per i lavoratori a tempo determinato, che consente a loro l’iscrizione purché il residuo temporale del contratto sia almeno di 6 mesi ed è rinnovabile all’atto dell’eventuale proroga.
Abbiamo inoltre ribadito che, sia per il Fondo Cometa che per Metasalute, è indispensabile dare la stessa copertura economica e tutela per i lavoratori in CIGS, contratti di solidarietà.
Sulla formazione continua, l’introduzione del diritto soggettivo alla formazione per tutti i lavoratori di 24 ore rappresenta una grande conquista e può rappresentare un salto culturale di grande portata. Bisogna, ora, dobbiamo fare in modo che l’articolato della norma contrattuale si costruisca su un sistema virtuoso che consenta di premiare l’azienda che progetta formazione con il sindacato per tutti i lavoratori. Nel testo presentatoci da Federmeccanica abbiamo riscontrato una serie d’incoerenze che devono essere risolte. Sul Diritto allo studio abbiamo apprezzato l’estensione dell’utilizzo dei permessi retribuiti previsti dal contratto anche nei corsi di studio che prima non erano compresi del dettato contrattuale. Rimane la problematica che la proposta di Federmeccanica esclude la possibilità, invece oggi prevista, di utilizzo delle ore retribuite per i corsi finalizzati alla crescita culturale anche slegata da una stretta attinenza con l’attività aziendale.
Sull’Apprendistato ci è stato presentato un quadro complessivo riferito all’ Apprendistato di primo livello, di terzo(alta qualificazione) e professionalizzante. Viene introdotto l’apprendistato di primo livello per i giovani tra i 15 anni età e fino all’età di 25 anni. E’ positivo che finalmente anche nel nostro contratto si compiano i primi passi verso un sistema duale, scolastico, formativo e lavorativo, come nelle migliori esperienze fatte in Europa. Anche con la cessazione degli effetti degli incentivi sulle assunzioni previsti dalla legge di stabilità 2014, l’Apprendistato diventa sempre più conveniente e per noi deve diventare il canale privilegiato per un percorso di inserimento forte dei giovani nel mondo del lavoro. Formazione, diritto allo studio e Apprendistato sono elementi fondamentali per raccogliere la sfida di industry 4.0.
Su salario, contrattazione, inquadramento, orari, smartworking e partecipazione il negoziato riprenderà il 9 e l’11 marzo e il 15 marzo con la plenaria. Su questi ultimi temi, ci aspettiamo importanti passi avanti di Federmeccanica per evitare che dal 15 la trattativa pieghi verso la rottura.