Fumata bianca per il contratto nazionale 2016-2019 dei metalmeccanici,il più importante di tutta l’industria. L’accodo tra sindacati e Federmeccanica è stato raggiunto oggi dopo mesi di trattative. Ha vinto l’impostazione innovatrice della Fim-Cisl di Marco Bentivogli che è riuscito a trascinare l’intera categoria all’intesa contrattuale prima del referendum del 4 dicembre. Dopo molti anni di Aventino, ha firmato anche la Fiom-Cgil di Maurizio Landini che rischiava di passare alla storia come l’unico segretario della Fiom che non era mai riuscito a stipulare un contratto nazionale.
Le novità principali dell’accordo sono lo sviluppo della contrattazione aziendale anche per le piccole e medie industrie e ill welfare aziendale.
Ecco i punti principali del nuovo contratto:
INFLAZIONE: sarà restituita ex post, a metà dell’anno seguente rispetto a quella in cui si è verificata.
SALARIO E UNA TANTUM: l medio mensile sarà di 92 euro più l’una tantum di 80 euro .
FORMAZIONE: verrà riconosciuto il diritto di ogni lavoratore a 24 ore di formazione l’anno con un aumento medio di 92,67 euro l’anno.
WELFARE: 100 euro nel 2017, 150 nel 2018 e 200 nel 2019 per ogni metalmeccanico da spendere in welfare (dai buoni per la spesa alla sanità, alla previdenza e ai buoni libro). In particolare ogni lavoratore riceverà in media mensile 19 euro di welfare aziendale.
ASSORBIMENTI: gli scatti di anzianità e quelli per il lavoro notturno non saranno assorbiti nello stipendio base ma molte altre voci sì.