Meta è pronta a licenziare altri 10 mila posti di lavoro. Dopo anni di forti espansioni continua il ridimensionamento dei gruppi di lavoro in Silicon Valley. Il nuovo annuncio di Meta – società madre di Facebook, Instagram e Whatsapp – fa parte di un piano di ridimensionamento in più fasi che potrebbe protrarsi per mesi e interessare migliaia di lavoratori. Non solo: la società ha anche deciso di “chiudere circa 5.000 posizioni aperte per le quali non sono state ancora effettuate assunzioni”. Lo ha affermato il ceo Mark Zuckerberg in una lettera inviata ai dipendenti, nell’ambito del suo piano del “l’anno dell’efficienza”.
La nuova tornata di licenziamenti segue una precedente tornata di tagli, annunciata a novembre, che ha interessato oltre 11 mila lavoratori, pari a circa il 13% del personale complessivo di Meta. Ma il piano di ridimensionamento piace al mercato: il titolo di Meta guadagna oltre il 6% a Wall Street.
La crisi dell’industria tecnologica: licenziamenti in massa
Il ridimensionamento di Meta arriva però in un momento caotico per l’industria tecnologica, dopo il crollo della Silicon Valley Bank, che si rivolgeva alle start-up tecnologiche. È stato il secondo più grande fallimento bancario nella storia degli Stati Uniti. L’implosione ha dato il via a una saga di tre giorni in cui i fondatori delle start-up hanno avvertito che, se i loro fondi fossero stati congelati, non sarebbero stati in grado di pagare gli stipendi o sarebbero stati costretti a licenziarsi. Sebbene la crisi sia stata evitata grazie all’annuncio del governo statunitense che avrebbe garantito i depositi a rischio, il settore tecnologico sta ancora tagliando decine di migliaia di posti di lavoro. Secondo Layoffs.fyi, un tracker online dei licenziamenti del settore tecnologico, circa 1.532 aziende tecnologiche hanno licenziato 289.613 lavoratori nel 2022 e 2023. Oltre a Meta, anche Google e Amazon hanno ridotto la loro forza lavoro. Per non parlare di Twitter, la cui forza lavoro è circa un quarto di quella che aveva quando Elon Musk ha acquistato l’azienda l’anno scorso e ha iniziato a effettuare licenziamenti a rotazione.
Ecco i posti di lavoro di Meta che dovrebbero essere tagliati
Durante la pandemia da Covid-19, come molte piattaforme di social media, l’azienda di Menlo Park ha assunto un numero eccessivo di dipendenti e adesso si ritrova a stringere la cinghia.
I tagli, che dovrebbero iniziare questa settimana, riguarderanno in un primo momento soprattutto i lavoratori della divisione di reclutamento della società madre di Facebook. “Nei prossimi due mesi – ha dichiarato Zuckerberg -, i leader delle organizzazioni annunceranno piani di ristrutturazione incentrati sull’appiattimento delle nostre organizzazioni, sulla cancellazione dei progetti a bassa priorità e sulla riduzione dei tassi di assunzione. Con la riduzione delle assunzioni, ho preso la difficile decisione di ridurre ulteriormente le dimensioni del nostro team di reclutamento. Domani comunicheremo ai membri del team di reclutamento le eventuali conseguenze. Prevediamo di annunciare ristrutturazioni e licenziamenti nei nostri gruppi tecnologici a fine aprile e poi nei gruppi aziendali a fine maggio. In un numero limitato di casi, per completare questi cambiamenti potrebbe essere necessario attendere la fine dell’anno. Anche le tempistiche per i team internazionali saranno diverse e i responsabili locali seguiranno con maggiori dettagli”.
L’era del “moonshot” della Silicon Valley è finita
Come molte piattaforme internet che guadagnano con la pubblicità digitale, Meta sta affrontando diverse sfide economiche. In primis, l’intensificarsi della concorrenza dove aumenta la concorrenza di TikTok e pesano gli effetti dell’aggiornamento della privacy di Apple iOs 2021. Inoltre, alcuni inserzionisti digitali hanno ridotto la spesa per gli annunci sui social media perché l’inflazione ha creato un’eccessiva instabilità del mercato.
Oltre ai licenziamenti, Meta sta anche pianificando di sgonfiare la gerarchia dell’azienda per ridurre i livelli di leadership tra Zuckerberg e gli stagisti. Tra i piani di Meta c’è quello di spingere alcuni manager a ricoprire ruoli senza rapporti diretti. Susan Li, direttore finanziario di Meta, ha dichiarato la scorsa settimana, in occasione di una conferenza tecnologica di Morgan Stanley, che l’azienda sta continuando a valutare il modo in cui sta impiegando le risorse, un processo che probabilmente porterà a “decisioni difficili” per chiudere alcuni progetti e spostare risorse da alcuni team. Li ha aggiunto che l’azienda sta anche cercando di razionalizzare i team e i processi interfunzionali, oltre a investire nell’automazione per aumentare l’efficienza.
Nel frattempo l’azienda di Zuckerberg continua a investire pesantemente nello sviluppo del metaverso, che la stessa azienda ritiene possa rappresentare la prossima frontiera del suo business.