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Meta: accordo per chiudere la causa collettiva Cambridge Analytica, pagherà 750 milioni di dollari

Imagoeconomica

Meta si accorda per chiudere il caso Cambridge Analytica. A più di quattro anni dall’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp ha accettato di pagare 725 milioni di dollari per risolvere definitivamente una class action che accusava il gigante dei social media di avere concesso a terzi, tra cui proprio Cambridge Analytica, di accedere alle informazioni personali degli utenti senza il loro consenso, ben 87 milioni di abbonati della rete di social media.

Gli avvocati dei querelanti hanno definito l’accordo proposto il più grande mai raggiunto in una class action sulla privacy dei dati negli Stati Uniti e il più alto che Meta abbia mai pagato per risolvere una causa collettiva.

Ma i guai per Facebook non finiscono qui. La notizia del patteggiamento arriva a pochi giorni dalle accuse avanzate dall’Antitrust europeo nei confronti della società. Bruxelles contesta alla società di distorcere il mercato pubblicitario degli annunci online attraverso la propria piattaforma Marketplace.

Scandalo Meta (Facebook): cosa è successo?

Cambridge Analytica, ora fallita, era una società di consulenza britannica, nel maggio del 2018 dichiarò bancarotta a causa dello scandalo in cui era stata travolta per aver contribuito alla manipolazione del pensiero degli elettori con una propaganda elettorale segreta a favore di Trump alle presidenziali americane del 2016 ed al referendum inglese pro Brexit. Ma come? La società ha avuto accesso ai dati personali di 87 milioni di persone tramite un’app (thisisyourdigitallife) e ha utilizzato le informazioni raccolte per inviare messaggi personalizzati. Lo scandalo è stato denunciato dal New York Times e dal Guardian nel 2018, grazie soprattutto all’informatore Christopher Wylie.

Meta: l’accordo per chiudere il caso Cambridge Analytica

“Questo storico accordo fornirà un significativo sollievo alla classe in questo complesso e nuovo caso di privacy“, hanno dichiarato in una nota congiunta gli avvocati dei querelanti Derek Loeser e Lesley Weaver.

Meta non ha ammesso alcun illecito nell’ambito dell’accordo. “Negli ultimi tre anni abbiamo rinnovato il nostro approccio alla privacy e abbiamo implementato un programma completo sulla privacy”, ha dichiarato Meta aggiungendo che il patteggiamento è “nell’interesse della nostra comunità e degli azionisti”. Ma è ancora presto per cantare vittoria. Questo accordo dovrà essere approvato da un giudice federale e potrebbe ritenerlo “insufficiente” e procedere per provare a ottenere di più.

Meta e le altre sanzioni pagate e il fascicolo aperto

Meta ha già pagato per questo caso una multa di 5 miliardi di dollari per risolvere un’indagine della Federal Trade Commission sulle sue pratiche in materia di privacy e altri 100 milioni per risolvere le accuse della Securities and Exchange Commission di aver ingannato gli investitori sull’uso improprio dei dati degli utenti. Nonostante patteggiamenti e multe, il caso Cambridge Analitica non è ancora chiuso, con Meta che deve affrontare un altro processo intentato dalla corte di Washington DC.

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