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MET (Metropolitan Museum of Art) presenta 70 oggetti in argento di Tiffany & Co. dalla collezione personale di Edward C.Moore

Con più di 180 opere, la mostra presenta la collezione personale di Moore insieme all’argento disegnato sotto la sua direzione per Tiffany & Co.

MET (Metropolitan Museum of Art) presenta 70 oggetti in argento di Tiffany & Co. dalla collezione personale di Edward C.Moore

Edward C. Moore (1827–1891), direttore creativo di Tiffany & Co. accumulò una vasta collezione di arti decorative di eccezionale qualità e realizzate in vari media, dal greco e vetro romano e cestini giapponesi fino alla lavorazione dei metalli del mondo islamico. Gli oggetti sono stati fonte di ispirazione per Moore, un noto argentiere a pieno titolo, così come per i designer da lui supervisionati. La mostra Collecting Inspiration: Edward C. Moore at Tiffany & Co. appena aperta presenta più di 180 straordinari esemplari della collezione personale di Moore, che lasciò in eredità al Met, insieme a 70 magnifici oggetti in argento disegnati da Tiffany & Co. sotto la sua direzione. Tratto principalmente dal patrimonio del Museo, l’esposizione includerà anche esempi raramente visti provenienti da una dozzina di istituti di credito pubblici e privati. Figura determinante nella storia dell’argento americano, Moore ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la leggendaria estetica del design Tiffany e l’evoluzione della collezione del Met.

La mostra e la donazione

La mostra preenta le opere di Tiffany & Co. in dialogo con rilevanti gruppi di oggetti collezionati da Moore. I punti salienti includono il famoso vaso Bryant (1876), che fu il primo esempio di argento americano a entrare nella collezione del Met e incorpora elementi classici greci, rinascimentali e di movimento estetico; una brocca d’argento (1874) impreziosita da una testa di elefante squisitamente fusa che funge da esempio dell’impegno di Tiffany & Co. con le opere d’arte del mondo islamico e del subcontinente indiano; e un vaso in argento, rame, oro e lega argento-rame-zinco recentemente acquisito (1879) che trae ispirazione tecnica ed estetica dalla ceramica, dalle lacche e dalla lavorazione dei metalli giapponesi. Questi accostamenti offrono uno sguardo illuminante sulle fonti di ispirazione e sui metodi di lavoro di una figura determinante nella storia dell’argento americano.

Inoltre, la gamma della collezione di Moore è rappresentata attraverso altri oggetti come: un vaso del V secolo a.C. Vaso greco; Unguentarium (bottiglia di profumo) romano in vetro del I secolo; Ciotola in vetro smaltato siriano del XIII secolo; circa. Piatto spagnolo in terracotta dipinta a lustro del 1500; Coppa in vetro di Murano (veneziano) del XVIII secolo; Scatola laccata giapponese del XIX secolo; e un pugnale caucasico (probabilmente georgiano) del XIX secolo.

Dopo la morte di Moore, più di 2.000 oggetti e centinaia di libri della sua collezione pionieristica furono donati al Met, dove continuano a ispirare ed educare gli artisti e il pubblico in generale. Il rapporto tra Moore e il Met è un capitolo importante nella storia dell’educazione all’arte e al design americana.

La mostra Edward C. Moore presso Tiffany & Co. è curata da Medill Higgins Harvey, Ruth Bigelow Wriston Curatrice delle arti decorative americane e direttrice dell’Henry R. Luce Center for the Study of American Art, The Met.

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