“I soci non raggiungeranno il 51% e quindi Atlante acquisirà il controllo di Veneto Banca” dopo l’aumento di capitale. Lo ha detto Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, tra i promotori del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale di Veneto Banca, che poi ha siglato con Atlante un accordo di sub-underwriting condizionato al raggiungimento del 50,1%.
“Penso che sia assolutamente questo l’esito finale di questa operazione – ha aggiunto il banchiere a margine di un evento in provincia di Vicenza –. Ne sono certo perché le dimensioni del capitale sono tali per cui non è immaginabile che i soci attuali possano raggiungere il 51% del capitale”.
In precedenza i grandi soci del gruppo, raccolti nell’associazione “Per Veneto Banca” che detiene circa l’8% del capitale dell’istituto, avevano detto che il loro obiettivo è ottenere la maggioranza delle azioni, dopo aver detto sì all’aumento di capitale.
Quanto alla possibilità che al termine dell’operazione ci sia un flottante, “mi sembra difficile, ma non mi sento di escluderlo – ha detto ancora Messina –. Non sono in grado di dirlo, bisognerà vedere la fine dell’operazione”.
Messina ha poi sottolineato che “in questo momento le condizioni della Banca sono tali per cui prima si procede a una ristrutturazione e poi sarà possibile valutare le opzioni strategiche che non riguarderanno Intesa Sanpaolo”.