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Messi come Platini: terzo Pallone d’Oro consecutivo. Ma è o no il migliore di sempre?

Il Pallone d’Oro a Lionel Messi non fa neanche più notizia: è il terzo consecutivo, vinto a mani basse sbaragliando anche questa volta la concorrenza di Cristiano Ronaldo e del compagno di squadra Xavi. A tenere banco, nella serata di Zurigo durante la quale il presidente della Uefa Platini ha consegnato il premio al giocatore che ha eguagliato il suo record, è stato piuttosto il solito dibattito, sempre più ricorrente: è dunque la Pulce argentina il giocatore più forte della storia? E se non lo è, in che posizione si inserisce fra i mostri sacri del passato come Pelè e Maradona?

Leonardo, dirigente del Psg, la sua risposta indirettamente l’aveva già data alla vigilia, replicando piccatamente a Maradona che lo aveva definito un “petroliere” (per la sua collaborazione con l’emiro Al Thani alla guida della società parigina): “Ricevere le attenzioni del terzo miglior giocatore della storia è un onore”. Quindi, a quanto pare Messi ha superato il suo connazionale, che pure però rimane il preferito dai tifosi di tutto il mondo che tramite il premio ufficiale della Fifa assegnato col voto popolare, lo hanno eletto giocatore del secolo. “Maradona è megl’e Pelè”, dicevano a Napoli negli anni 80. Dunque, per la proprietà transitiva, Messi è megl’e Pelè. Non sarà d’accordo però Leonardo, che sicuramente il primo posto lo lascia ancora al suo connazionale, come del resto una buona parte degli appassionati. E chi è, allora, il migliore di sempre?

A districare la matassa ci pensa Platini: “Messi? Formidabile il terzo successo a soli 24 anni. È il grande giocatore di questa generazione. Ma non si possono comparare i fenomeni di differenti epoche. Non ho mai capito perché nessuno si azzarderebbe a fare una classifica tra i migliori cantanti della storia. Non si paragona Celentano a Sinatra o alla Piaf. Anni diversi, voci diverse, ma nel calcio invece vale tutto”.

Salomonico anche Alex Ferguson, ospite d’onore della serata (ha ricevuto il premio speciale Fifa alla carriera), che però non è contrario a una valutazione inter-generazionale: “Se uno è bravo davvero lo puoi spostare in ogni decennio, è questo che distingue i fuoriclasse. Messi sarebbe stato incredibile negli Anni Ottanta, Platini avrebbe avuto gli stessi risultati oggi. Funziona così per pochi: Maradona, Pelé, Di Stefano. Gli altri devono stare nei confini”.

Resta il fatto che il piccolo argentino, 169 centimetri di classe e talento, come ricordato dallo stesso Platini ha vinto tutto questo a soli 24 anni, e ha dimostrato di avere ampiamente la testa per non perdersi nel tempo: è perciò destinato a vincerne altri di Palloni d’Oro, anche se, come ha riconosciuto lui stesso, il merito va anche a quella meravigliosa squadra in cui gioca, il Barcellona. Se la “Pulga” riuscirà a trascinare al successo anche la sua nazionale, l’Argentina, come solo Maradona seppe fare ai tempi, allora sì, sarà il migliore di sempre.

Ecco tutti i premi della serata.

Miglior calciatore: Messi (Barcellona)
Miglior calciatrice: Homare Sawa (nazionale giapponese)
Miglior tecnico: Pep Guardiola, tecnico del Barcellona
Miglior tecnico di una squadra femminile: Norio Sasaki (ct Giappone)
Premio Fair Play: Federazione giapponese, per l’apporto alla nazione dato dopo il disastro di Fukushima
Puskas award (gol più spettacolare): Neymar per la rete segnata nella partita Santos-Flamengo
Premio speciale Fifa: Alex Ferguson
Squadra ideale: Casillas; Alves, Piqué, S. Ramos, Vidic; Iniesta, Xabi Alonso, Xavi; C. Ronaldo, Messi, Rooney.

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