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Mercedes in crisi: il mercato cinese affonda i profitti ma tutto il settore soffre, ad agosto immatricolazioni giù del 16%

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L’industria automobilistica tedesca è in crisi. Dopo Volkswagen e Bmw, a lanciare l’allarme, ora, è Mercedes-Benz. Il colosso della Stella ha ridotto le previsioni per il 2024 a causa del peggioramento del mercato cinese. È il secondo profit warning nel giro di pochi mesi: i rendimenti rettificati sono ora stimati tra il 7,5% e l’8,5%, rispetto all’11% previsto inizialmente.

Le nuove previsioni indicano un utile operativo (Ebit) “significativamente inferiore rispetto al 2023”, con i margini della divisione auto, che scenderanno dal 14,6% di due anni fa al 6% nella seconda metà del 2024. Il rallentamento della domanda sul mercato cinese ha pesato sui conti aziendali, causando un immediato crollo delle azioni di Mercedes-Benz, che a Francoforte hanno perso oltre l’8%, toccando il minimo degli ultimi due anni a 54,05 euro. Nonostante la crisi, le previsioni per Mercedes-Benz Vans e Mercedes-Benz Mobility rimangono stabili, con rendimenti attesi rispettivamente tra il 14%-15% e l’8,5%-9,5%.

Oltre ai margini ridotti, Mercedes-Benz prevede ulteriori svalutazioni di asset nella seconda metà del 2024, anche se non sono stati forniti dettagli specifici.

La crisi economica cinese rallenta la domanda

La Cina, mercato fondamentale per Mercedes-Benz, ha visto un netto calo della domanda, soprattutto per i modelli di lusso come la Classe S e le berline Maybach. Questo rallentamento non ha colpito solo Mercedes, ma anche altri produttori tedeschi come Bmw e Volkswagen, che stanno affrontando difficoltà simili.

La crisi economica e immobiliare in Cina ha ridotto la capacità di spesa della fascia di consumatori più ricchi, quelli che tradizionalmente alimentavano le vendite delle auto di alta gamma tedesche.

Fine della joint venture con Byd

Recentemente, Mercedes ha annunciato la conclusione della sua alleanza con Byd, una partnership durata oltre un decennio. La joint venture, che aveva dato vita al marchio Denza per produrre veicoli economici per il mercato cinese, non ha ottenuto i risultati sperati, con solo 23.000 auto vendute tra il 2011 e il 2021.

Nel frattempo, Byd è cresciuta esponenzialmente, diventando un colosso del settore automobilistico e puntando a espandersi in Europa. Con modelli come il Denza D9 e la berlina di lusso Denza Z9, Byd si sta posizionando come concorrente diretto di Mercedes nel segmento premium. E così, la casa di Stoccarda ha ridotto la sua partecipazione nella joint venture dal 50% al 10%, segnando il suo graduale distacco dall’alleanza.

Effetto domino nel settore: in Borsa tonfo di Stellantis

Il profit warning lanciato da Mercedes-Benz ha innescato un’ondata di vendite in borsa che ha travolto tutto il settore automobilistico. Stellantis perde il 2,49%, mentre Bmw e Volkswagen perdono oltre il 3%. Da inizio anno, Stellantis ha perso quasi il 50% del suo valore in borsa, raggiungendo livelli di prezzo che non si vedevano da marzo.

Questo effetto domino riflette il timore degli investitori di un rallentamento globale del settore auto, aggravato dalle incertezze macroeconomiche in Cina, ma anche dall’aumento dei costi delle materie prime e dalla concorrenza dei produttori cinesi di auto elettriche.

Ad agosto crollano le immatricolazioni, profondo rosso per le elettriche (-36%)

Il mercato delle immatricolazioni auto in Europa, infatti, continua a mostrare segni di debolezza. Ad agosto 2024, il numero di nuove immatricolazioni nell’Unione Europea, insieme a Efta e Regno Unito, ha registrato una flessione del 16,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente con un totale di 755.717 unità vendute. Il dato più preoccupante riguarda il mercato tedesco, che ha subito un calo del 27,8%, seguito da Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%).

Le vendite di veicoli alimentati a combustibili tradizionali continuano a registrare un trend negativo: le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 17,7%, mentre quelle diesel hanno subito un crollo del 26,4%, rappresentando ora solo l’11,2% del mercato. Sprofondano, invece, le auto elettriche (BEV) che hanno visto un calo drastico del 36%, con una flessione del 68,8% in Germania e del 33,1% in Francia.

Calo delle vendite per tutte le case automobilistiche, si salva solo Volvo

Le difficoltà del mercato auto si riflettono anche nelle performance delle singole case automobilistiche. Stellantis ha visto un calo delle immatricolazioni del 29,5% ad agosto 2024, passando da una quota di mercato del 16,7% al 14,4%. Marchi come Citroën, Fiat, Lancia e DS hanno registrato perdite superiori al 40%, mentre Peugeot e Jeep hanno subito una flessione di circa il 15%. Anche Renault (-14,9%), Bmw (-15,6%) e Mercedes-Benz (-12,7%) hanno registrato un forte calo nelle vendite.

Unica eccezione in questo scenario negativo è Volvo, che ha registrato una crescita del 28,6% ad agosto e un aumento del 38% dall’inizio dell’anno. Anche il marchio Tesla, nonostante un forte calo del 43% nelle vendite ad agosto, continua a mantenere una posizione rilevante nel mercato delle auto elettriche.

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Categories: Economia e Imprese