Il primo semestre del 2024 ha presentato un mercato immobiliare residenziale caratterizzato da una crescita costante della domanda di abitazioni, con segnali di fiducia tra gli acquirenti e dinamiche di prezzo ancora in aumento. Sebbene le compravendite abbiano registrato una leggera flessione (-2,8%), i prezzi delle abitazioni hanno continuato a salire (+1,1%), evidenziando un quadro di stabilità e rinnovato interesse nel settore. I dati emergono dal report dell’Ufficio studi Gabetti e confermano la ripresa del mercato immobiliare italiano, sostenuta da fattori economici favorevoli e da un aumento della domanda di alloggi.
Contesto economico stabile
Il clima di fiducia degli italiani nei primi sei mesi del 2024 ha visto un incremento dell’8% rispetto a ottobre 2023, spinto anche dal leggero aumento del Pil (0,3% nel primo trimestre e 0,2% nel secondo). L’occupazione è in continua crescita, con il tasso di occupazione in aumento di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi al 62,1%. Anche il tasso di disoccupazione è in discesa (6,2%), rappresentando il livello più basso dall’inizio della crisi finanziaria del 2008. Questi indicatori alimentano un contesto economico di crescente stabilità, sostenendo la fiducia nelle prospettive di acquisto di abitazioni.
L’inflazione in Italia ha raggiunto livelli rassicuranti, con un calo netto dall’alta volatilità del 2023. A settembre 2024, il tasso è sceso allo 0,7%, riducendosi drasticamente dal 5,3% dello scorso anno. La BCE ha risposto con una politica monetaria espansiva, tagliando i tassi di interesse dal 4,5% al 3,4%, e si prevede un’ulteriore riduzione nei prossimi mesi. La discesa dei tassi ha avuto un impatto positivo sul settore immobiliare, con l’aumento delle richieste di mutui, soprattutto per nuove surroghe (+50% rispetto all’H1 2023).
Mercato immobiliare: aumentano le surroghe, risalgono le compravendite
Il volume di finanziamenti per acquisti di abitazioni ha raggiunto 19,7 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024, una lieve contrazione (-5%) rispetto all’anno precedente. Nel secondo trimestre, il mercato ha mostrato un’inversione di tendenza (+6,9%), grazie a una crescita delle surroghe, che rappresentano ormai il 10% dei volumi erogati. Tale dinamica riflette l’effetto positivo dei tassi ridotti, che rendono più accessibile l’acquisto di una casa, specialmente per famiglie e nuovi acquirenti.
Le compravendite residenziali hanno totalizzato 341.094 transazioni nel primo semestre 2024, segnando una riduzione del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nonostante il calo, il secondo trimestre ha registrato una crescita dell’1,2%, in ripresa rispetto alla contrazione del primo trimestre (-7,2%). Tra le città principali, Genova e Roma mostrano lievi flessioni (-1,1% e -1,5% rispettivamente), mentre Milano ha sofferto maggiormente (-10,1%), segnalando una differente reattività a livello territoriale.
“Il miglioramento nel trend delle compravendite, così come la crescita delle quotazioni, dimostra che l’investimento immobiliare rimane per gli italiani una certezza. L’acquisto dell’abitazione, infatti, anche in questo scenario geopolitico e macro-economico non propriamente scevro da intemperie, è forse l’unico porto sicuro che mette a riparo i nostri risparmi, oltre a essere condizione necessaria per raggiungere il massimo del benessere familiare” ha dichiarato Marco Speretta, Direttore Generale del Gruppo Gabetti.
Mercato immobiliare: crescono i prezzi
I prezzi medi degli immobili nelle principali città italiane hanno registrato un incremento dell’1,1% rispetto alla seconda metà del 2023. Alcuni mercati urbani, come Napoli (+2,2%) e Bari (+1,9%), hanno mostrato rialzi significativi, trainati da una domanda abitativa crescente e da un’offerta limitata, soprattutto per immobili destinati a investimenti turistici. La domanda elevata e l’offerta ridotta continuano a mantenere alta la pressione sui prezzi, alimentata anche da una preferenza per il nuovo rispetto all’usato.
L’aspettativa di prezzo dei proprietari di immobili è cresciuta del 4,0%, riflettendo un sentiment positivo, influenzato dall’andamento economico e dalle trasformazioni urbane in atto. Padova si distingue con la crescita più elevata (+7%), dovuta alla pressione abitativa data dalla popolazione studentesca e dal settore terziario. Bari (+6%) beneficia del boom turistico, mentre Torino, grazie a una qualità della vita elevata e prezzi ancora contenuti, attrae sempre più investitori.
Un mercato più dinamico
Il tempo medio per la chiusura di una vendita è sceso a 4,1 mesi nelle grandi città, con una scontistica stabile attorno al 10,5%. La riduzione dei tempi di vendita riflette una maggiore fluidità del mercato, con una domanda pronta a rispondere rapidamente alle opportunità, soprattutto per gli immobili a prezzi in linea con le aspettative di mercato.
Che cosa cercano gli acquirenti
La domanda di abitazioni si concentra su famiglie con figli e coppie senza figli, ma cresce anche la quota di investitori. Le caratteristiche ricercate includono balconi, posti auto, ascensori e una buona classe energetica. Gli acquirenti più giovani pongono maggiore enfasi su accessibilità economica, vicinanza ai trasporti pubblici e sostenibilità ambientale, mentre gli acquirenti più anziani preferiscono abitazioni di qualità e comfort.