Un’analisi di come il mercato risponde al collezionismo verso questa artista, amata e privilegiata da collezionisti per essersi distinta nell’appropriarsi degli stereotipi presentati da una raffica di mass media – dalla pubblicità, televisione e riviste al cinema – le sue opere esplorano l’identità, il genere e l’arte come costrutti visivi e rappresentativi. Trattasi comunque di un’artista che merita attenzione e che potrebbe tornare a migliorare le performance di mercato in funzione di come si assesterà il mercato dell’arte contemporanea nel prossimo periodo.
Cindy Sherman è nata a Glen Ridge, nel New Jersey, nel 1954, ed è diventata una delle artiste più importanti della Pictures Generation, un gruppo che comprendeva anche Richard Prince, Sherrie Levine, Louise Lawler e Robert Longo, negli anni ’70. Nel corso della sua carriera lunga cinque decenni, Sherman ha prodotto autoritratti fotografici iconici che esaminano la natura della produzione di immagini contemporanea.
La Sherman è un camaleonte concettuale abile nell’adattarsi ai numerosi ruoli richiesti dalle sue opere
Cessando di essere semplici ritratti dell’artista, le fotografie della Sherman accentuano e interrogano i modi stessi in cui le donne sono state rappresentate nel cinema, nei media e nella storia dell’arte. Immagini spesso audaci e seducenti con un occhio critico verso la natura della carta stampata e degli annunci pubblicitari delle riviste, immagini che si abbina all’ambientazione cinematografica a favore della tensione psicologica e delle emozioni umane.
La Sherman ha frequentato lo State University College di Buffalo e si trasferì a Manhattan all’età di 23 anni nel 1977. Lì ottenne rapidamente un ampio riconoscimento per la sua serie fondamentale di Untitled Film Stills, una suite di 69 fotografie in bianco e nero scattate tra il 1977 e il 1980 in che ha inventato e interpretato vari personaggi femminili. Travestita da costumi, parrucche, trucco e oggetti di scena, ha esplorato i cliché cinematografici della Hollywood degli anni ’50 e ’60, dei film noir e dei film d’essai europei: la casalinga americana, la ragazza in carriera, la femme fatale, l’eroina e la damigella in pericolo. Si è prestata sia come modella che come fotografa delle sue immagini, la Sherman dirotta le tradizioni della soggettività femminile che sono alla base della storia dell’arte. Tali strategie la collegarono a influenti teorici postmodernisti come Laura Mulvey, la critica cinematografica femminista che coniò il termine “sguardo maschile” nel 1975 per descrivere il modo in cui le donne, in balia dell’obiettivo della macchina fotografica, si trasformano in oggetti del desiderio. Negli anni ’80, Sherman passò alla fotografia a colori e ai formati più grandi. Allontanandosi dal glamour e dalla celebrità per dedicarsi al viscerale e al grottesco, da allora ha prodotto serie acclamate come The Centrefolds (1981) – Untitled #96 venduto per 3.890.500 dollari da Christie’s a New York nel 2011 – Disasters (1986–89), History Ritratti (1989–90), Sex Pictures (1992) e Clowns (2003).
Indicatore di Art Price sull’andamento delle opere sul mercato
Alcune aggiudicazioni a confronto in funzione della tipologia dell’opera, filmato o fotografia
- Filmato Untitled (#40)
Prezzo realizzato
218.500 dollari nel novembre 2011 da Christies
Stima: 250.000 USD – 350.000 USD
firmato, numerato e datato ‘Cindy Sherman 1979 2/3’ (sul retro)
stampa alla gelatina sali d’argento
30 x 40 pollici (76,2 x 101,6 cm.)
Eseguito nel 1979. Quest’opera è la seconda di un’edizione di tre.
In caso di fotografia: Fotografia, Stampa alla gelatina d’argento, Ed. 10/10. 20,3 x 25,4 cm. Prezzo di aggiudicazione: € 59.801 ($ 65.000). Prezzo comprensivo del premio dell’acquirente: € 75.349 ($ 81.900).Stima: € 55.201 – € 73.601 ($ 60.000 – $ 80.000 ).17 maggio 2024. Christie’s – New York
Il comportamento di un’opera (Untiled (Lucille Ball) aggiudicata in asta lo scorso 14 gennaio 2025, poi a giugno del 2023 e infine nel 2012
I)
- Untiitled (Lucille Ball) (1975)
- Fotografia
- Stampa cromogenica
- 26,7×21,3 cm
- Prezzo di aggiudicazione: € 7.777 ($ 8.000)
- Prezzo comprensivo del premio dell’acquirente: € 9.955 ($ 10.240)
- Stima: € 7.777 – € 11.666 ($ 8.000 – $ 12.000 )
- Dal 06 gennaio 2025 al 14 gennaio 2025
- Solo on-line
- Bonhams Skinner Marlborough Stati Uniti
II)
- Untiitled (Lucille Ball) (1975)
- Stampa cromogenica. Tiraggio 2001
- 26 x 21 cm
- Prezzo di aggiudicazione: € 10.000
- Prezzo comprensivo di commissione d’acquisto: € 12.600
- Stima: € 7.000 – € 9.000
- Dal 23 maggio 2023 al 06 giugno 2023
- Solo on-line
- Christie’s – Francia
III)
- Untiitled (Lucille Ball) (1975)
- Stampa cromogenica. Stampato nel 2001
- 26,1 x 20,8 cm
- Prezzo di aggiudicazione: € 6.500
- Stima: € 4.000 – € 5.000
- 23 novembre 2012
- Asta Westlicht Photographica
- Vienna, Austria
Solo nel 2018 troviamo la stessa con un’aggiudicazione superiore da Swann Auction (qui sotto riportata)
IV)
Prezzo realizzato: $ 25.000
Stima: $ 7.000 – $ 10.000
Autoritratto come Lucille Ball. Stampa cromogenica, l’immagine misura 10 1/2×8 1/4 pollici (26,7×21 cm.), il foglio 12×9 1/2 pollici (30,5×24,1 cm.), con la firma e le date di Sherman, in inchiostro, sul verso. 1975; stampato nel 2001
Se vogliamo vedere qualcosa di più recente troviamo Untitled #555 (2010/12) in asta da Cambi Milano lo scorso 21 gennaio 2025
- Fotografia
- Stampa C/alluminio
- Ed. 5/10
- 86×59 cm
- Aggiudicazione non ancora comunicata
- Stima: € 30.000 – € 35.000
- Firmata e datata
- Provenienza: Metro Pictures, New York Ivi acquistato dall’attuale proprietari
- Illustrato a pagina 31 del catalogo
Le donne di Sherman non sono donne ma immagini di donne, modelli speculari di femminilità proiettati dai media per incoraggiare l’imitazione, l’identificazione; sono, in altre parole, tropi, figure.” (C. Owens, citato in E. Respini, “Will the Real Cindy Sherman Please Stand Up?”, Cindy Sherman, gatto della mostra, Museum of Modern Art, New York, 2012, p. 24)
E ora non ci resta che attendere di vedere “Da Cindy Sherman a Franceco Vezzoli. 80 artisti contemporanei” a cura di Daniele Fenaroli, con il supporto scientifico di Vincenzo De Bellis. Una mostra Comune di Milano – Cultura | Palazzo Reale | Arthemisia in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone