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Mercato dell’arte 2024: cala l’interesse per l’arte e cresce quello per il comparto dei Passion Assets e beni di lusso

Il mercato dell’arte sta vivendo un momento di fisiologico assestamento, registrando un calo di fatturato, mentre crescono settori i Passion Assets (ossia gli oggetti del desiderio)

Mercato dell’arte 2024: cala l’interesse per l’arte e cresce quello per il comparto dei Passion Assets e beni di lusso

Secondo il report annuale “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” presentato da Deloitte il 2023 ha avuto un fisiologico assestamento, registrando un calo di fatturato complessivo a livello globale del 3% circa. La sostanziale stabilità del fatturato è causata inevitabilmente dalle incertezze macroeconomiche e dalle nuove tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato la seconda metà dell’anno

Fatturato globale per l’arte in calo

Il calo del fatturato complessivo di Christie’s, Sotheby’s e Phillips è stato determinato prevalentemente dalla brusca riduzione nel segmento pittura (-26,8%), mentre il diffuso interesse per il comparto dei Passion Assets ha contribuito a mitigare la decrescita del fatturato totale sull’anno precedente (-5,4% sul 2022).

Passion Assets e beni di lusso come oggetti del desiderio

Oggetto del desiderio di molti nuovi collezionisti, si confermano infatti essere i Passion Assets, come borse, sneaker, orologi e vini e vintage.Nel settore più dei beni di lusso dominano orologi e design, come dimostrano le aste online dedicate agli orologi e una crescita del +45% anche per le aste di design.

Maggior interesse per gli artiste e artisti africani

Le opere d’arte contemporanee hanno ceduto le prime posizioni tra i top lot ad artisti più storicizzati e dalle quotazioni più stabili. Ma anche nel 2023 non sono mancati ottimi risultati per artisti under 40 ormai noti al mercato internazionale, tra cui in particolare artiste donne e artisti africani. Emerge inoltre l’interesse per giovani talenti di arte ultra-contemporanea, millennial che si caratterizzano per una pittura colorata, molto spesso figurativa e adatta ad essere postata sui social.

«La domanda globale di collectibles ha rallentato soprattutto nella fascia alta del mercato e, in generale, negli ultimi mesi ha prevalso un atteggiamento di maggior prudenza, mentre l’onda di entusiasmo di fine pandemia, iniziata nel 2021 e concretizzatasi nel 2022, ha subito una inevitabile battuta d’arresto, con effetti anche sui prezzi medi dei lotti. Tuttavia, i collezionisti continuano a dimostrare interesse per i beni di qualità nei comparti relativi ad arti visive, beni di lusso, gioielli, borse e design da collezione il che consente comunque il mantenimento di livelli di fatturato comparabili nei due anni 2022 e 2023 depurando il 2022 da impatti non ricorrenti», spiega Ernesto Lanzillo, Partner e Leader di Deloitte Private Italia.

Gen Z e Millennial sul mercato

«Uno dei trend più interessanti emersi dal report di quest’anno è quello della crescita dei nuovi acquirenti tra le generazioni più giovani, soprattutto under 40, che continuano a trainare la domanda come diretta conseguenza della digitalizzazione e delle strategie di espansione delle principali major», commenta Barbara Tagliaferri, Partner e Art&Finance Coordinator di Deloitte Italia. Christie’s ha registrato un +35% di nuovi clienti, di cui oltre un terzo è costituito da Millennials. Anche Sotheby’s e Phillips dichiarano che del 40% di nuovi offerenti un terzo è costituito dalla generazione dei Millennial.

New York la piazza numero uno, Parigi continua a crescere mentre scende Londra

Gli Stati Uniti, con New York, continuano a essere il mercato più attivo con la più grande base di HNWI e Ultra-HNWI al mondo e una forte infrastruttura culturale. Tiene bene anche l’Asia in particolare modo Hong Kong. Londra ha perso ancora terreno, come dimostrato dalle aste degli ultimi mesi dell’anno, conquistato in larga parte da Parigi che beneficia degli ingenti investimenti di gallerie e fiere internazionali sulla capitale francese.

Le fiere d’arte

Dopo il triennio difficile causato dalla pandemia le fiere iniziano a riprende il loro ruolo di luogo di esposizione e vendita da parte delle gallerie presenti. La 46a edizione di Arte Fiera di Bologna, ha confermato la ripresa del settore fieristico in Italia, con la presenza di 50 mila visitatori. Anche MiArt, svoltasi ad aprile 2024 a Milano, si è confermata la fiera italiana con la più ampia offerta cronologica di opere d’arte moderna e contemporanea.

NFT e la Cryptoarte

Il 2023 conferma il trend di indebolimento di questo segmento. Nota positiva è l’introduzione di una regolamentazione specifica: il Regolamento MiCA, pubblicato nel giugno 2023 in Ue, costituisce uno tra i primi regolamenti nel contesto globale che mira a predisporre un quadro di normativa applicabile alle varie tipologie di cripto-attività. In Italia la Legge di Bilancio 2023 ha fornito indicazioni specifiche riguardanti il trattamento fiscale applicabile alle criptovalute, anche se non mancano i dubbi.

La tecnologia per sostenere lo sviluppo di arte e finanza

Il 64% dei wealth manager sostiene che la tecnologia potrebbe essere un catalizzatore per incorporare arte e beni da collezione nei servizi di wealth management esistenti. E sarà l’innovazione tecnologica favorirà una maggiore trasparenza nel mercato

Una futura regolamentazione: proprietà frazionaria e tokenizzazione

Negli ultimi tre anni, l’interesse mondiale per la proprietà frazionaria dell’arte e di beni da collezione è esploso, in particolare tra i collezionisti più giovani. Con un patrimonio stimato di oltre 1 miliardo di dollari nel 2023, la proprietà frazionaria di beni artistici e beni da collezione potrebbe avere sviluppo nel prossimo futuro. Tuttavia, esiste un approccio conservatore alla proprietà frazionaria e alla tokenizzazione, probabilmente a causa della mancanza di dati storici e della natura emergente del settore. Nel 2023, infatti, l’81% dei gestori patrimoniali, il 79% dei collezionisti e l’83% dei professionisti dell’arte hanno affermato che la tecnologia potrebbe aumentare la disponibilità e qualità di dati e informazioni al fine di orientare le scelte d’acquisto.

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