L’indice regionale del continente asiatico è salito di quasi il 2%, di seguito alle buone notizie sul settore residenziale in America (sono aumentati di quasi il 10% sia i permessi che i nuovi cantieri) e perfino in Europa (l’indice tedesco di fiducia, l’IFO, è salito).
E oggi c’è attesa per il rifinanziamento Bce, che offre alle banche fondi illimitati per tre anni: si potrebbe battere il record di 442 miliardi di euro rifinanziati in una sola asta in passato, quando le scadenze erano più ravvicinate. E naturalmente, come detto ieri, questa massiccia offerta di fondi lascia aperta la possibilità che le banche comprino anche titoli pubblici sovrani, dato che i rendimenti per un certo numero di paesi sono molto allettanti e nettamente superiori al costo del rifinanziamento Bce. L’euro si è ripreso, e anche lo won, che aveva sofferto per problemi geopolitici. Quanti, qualche mese fa, preconizzavano per gli Usa uno S&P 500 oltre quota 1300 a fine 2011 perderanno con ogni probabilità la scommessa. Ma l’anno si va a chiudere ugualmente su una nota positiva.
http://www.bloomberg.com/news/2011-12-21/asian-stocks-jump-as-euro-gains-on-u-s-growth-europe-bond-risk-declines.html