L’indice Msci Asia Pacific sta salendo, nel primo pomeriggio di Tokyo, dello 0,4%, interrompendo tre giorni di regressi. Il mercato azionario giapponese ha dato un’altra performance effervescente, salendo di oltre il 2%. I candidati al posto di prossimo governatore della banca centrale hanno fatto dichiarazioni di consenso all’intenzione governativa di accelerare la creazione di moneta così da sottrarre il Giappone alla morsa della deflazione. Tutto questo non vuol dire, come credono molti, prevaricazione del governo sull’indipendenza della banca centrale. Dopotutto, la fissazione dell’obiettivo di inflazione è una prerogativa del governo, così come lo è la politica del tasso di cambio.
Oggi si sono riaperti i mercati in Giappone e nella Corea del Sud (che ha risentito negativamente dell’esperimento nucleare della Corea del Nord) mentre rimangono chiusi (per il nuovo anno lunare) i mercati in Cina, Hong Kong, Vietnam, Taiwan, Singapore e Malaysia. In Cina il tasso di inflazione è sceso al 2%. Lo yen è tornato a sfiorare quota 94, mentre l’euro si è rafforzato e tende a risalire verso quota 1,34. L’oro è sceso nettamente, a 1647 $/oncia e il petrolio WTI si avvicina a quota 97 $/b.
