Le Borse non possono andare sempre giù, e questa è la miglior ragione – non molto consolatoria – per spiegare la risalita dei mercati asiatici dopo 5 giorni di perdite. L’indice regionale è aumentato dello 0,6%, anche aiutato da una delle periodiche ragioni che sorreggono l’ottimismo: le voci circa misure prossime venture di sostegno alla crescita cinese.
In verità continueremo ad assistere a queste nervose altalene fin quando non emergerà qualcosa da questo 19° vertice europeo che si china ancora una volta sulla crisi dei debiti sovrani. Un gestore dice: niente di solido è emerso dai 18 vertici precedenti, quindi come possiamo pensare che il 19° sia qualcosa di diverso? Ma anche gli ottimisti hanno qualche corda al loro arco: proprio il pratico fallimento di quelli precedenti, e la sensazione che il mondo oggi rischi una vera ricaduta nella recessione se la crisi europea si aggrava, dovrebbe consigliare un esito positivo. Nell’attesa, l’euro si mantiene su 1,25, il petrolio sotto gli 80 $/b e l’oro sotto quota 1600. Auguri.