L’indice regionale MSCI Asia Pacific ha perso lo 0,8% in agosto, la prima caduta mensile da maggio, ma ha iniziato settembre con un umore migliore. Dopo esser caduto in inizio seduta fino al -0,5%, si avvia a chiudere in territorio positivo. Le promesse di Bernanke sostengono ancora i mercati. Le affermazioni del presidente della Fed sono state solide, e se non sono immediatamente operative è solo perché l’economia Usa sembra andare lentamente migliorando per conto suo. Intanto, i dati in Asia continuano a registrare una rallentamento diffuso: sia in Giappone che in Cina, Corea del Sud e Nuova Zelanda emergono indicazioni di debolezza.
Le promesse di Bernanke sono importanti, ma i mercati sono preoccupati soprattutto per l’Europa e attendono i piani per gli interventi della Bce e l’esito di quella che è ormai una contrapposizione aperta fra Draghi e la Bundesbank.
L’euro è poco sotto quota 1,26 e l’oro, che crede alle promesse di Bernanke (traendone l’infondata implicazione che la creazione di altra moneta porterà inflazione) è vicino a quota 1700. Il petrolio si mantiene sopra quota 96 e le materie prime, che in agosto hanno esibito una performance migliore rispetto a quella dei mercati azionari e obbligazionari, consolidano un trend positivo.
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