La settimana si apre in modo positivo in Asia. In Giappone, Cina continentale e Vietnam i mercati sono chiusi per festività, ma nel resto dell’Asia l’indice MSCI Asia Pacific Excluding Japan (MXAPJ) avanza dello 0,4% e può quindi finire la giornata al livello più alto da fine febbraio. Dietro a questo rialzo vi sono le comunicazioni degli utili societari, superiori rispetto al previsto; buone notizie che hanno per il momento eclissato le solite preoccupazioni relative al tormentone dei debiti sovrani europei. Le società che fanno parte dell’indice hanno un p/e collettivo di 11,9, che si confronta favorevolmente col 13,4 dello S&P500 (in Europa lo Stoxx 600 è invece ancora più basso, a 10,8).
Gli indicatori di fiducia delle imprese coreane sono saliti, e il buon umore dei mercati si è appoggiato anche ai dati australiani e neozelandesi. La Reserve Bank australiana è attesa abbassare i tassi domani, e la Borsa di Sydney sta reagendo positivamente. In Nuova Zelanda i permessi di costruzione sono saliti al livello più alto da due anni: colà, come in Giappone, un supporto all’attività è dato dalla ricostruzione dopo i disastri dell’anno scorso (terremoto a febbraio in Christchurch e tsunami a marzo in Giappone).
http://www.bloomberg.com/news/2012-04-30/asian-stocks-rise-as-commodity-prices-climb.html