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Mercati, l’Asia chiude bene la settimana

Malgrado le incertezze connesse alle elezioni in Grecia l’indice MSCI dell’Asia-Pacifico chiude la settimana con un progresso del 2%, il più elevato da gennaio. L’ottimismo non ha ragioni specifiche, se non la sensazione che le cose andavano così male che i ‘policy makers’ in giro per il mondo stanno approntando misure di stimolo e reti di sicurezza. Anche il governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, ha annunciato un piano per facilitare i prestiti delle banche, mentre in Germania l’opposizione al ‘regolatore europeo’ per le banche si va attenuando, e perfino il piano dei ‘saggi’ tedeschi per mutualizzare il debito dei paesi dell’euro superiore al 60% del Pil sembra trovare spiragli di udienza a Bonn.

Le tensioni tuttavia permangono, a parte quelle ovvie legate alla Grecia, alla Spagna e al possibile contagio per l’Italia. Cipro, un altro paese dell’euro, dovrà ricorrere a un programma di aiuti, anche se gli importi sono briciole rispetto a quello cui siamo stati abituati. Comunque, per tenere alta la tensione, un ex-consigliere di Soros, Takeshi Fujimaki, ha profetizzato che entro il 2017 lo stato giapponese dovrà dichiarare default. Auguri.

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