Fra l’economia americana, che ha registrato dati positivi nel settore immobiliare (vedi prossima ‘Scintilla’), l’inflazione cinese che cala ancora, e l’aumento degli occupati in Australia (con un calo del tasso di disoccupazione al 5,2%), ce n’è abbastanza per mettere insieme un’altra giornata positiva sui mercati asiatici. L’indice MSCI Asia Pacific cresce ancora dell’1% circa, e la borsa di Tokyo sfiora quella quota 9mila che aveva abbandonato dallo scorso maggio, malgrado gli ordini industriali siano aumentati meno del previsto.
I prezzi al consumo in Cina sono aumentati a luglio (sull’anno) dell’1,8%, in forte rallentamento rispetto al 2,2% di giugno. L’inflazione, insomma, non è più un problema, ciò che dà più spazio di manovra alla politica monetaria.
L’euro è stabile vicino a 1,24 e il petrolio si mantiene elevato, in rotta verso i 94 dollari al barile. I futures degli indici inglesi e americani segnalano aperture positive.