L’indice regionale ha declinato per la terza volta in cinque sessioni. Il nervosismo aumenta man mano che si avvicina il weekend delle elezioni in Grecia. Il partito anti-bailout è ben posizionato e il suo leader ha scritto sul Financial Times che vuole la Grecia nell’eurozona. Ma non è chiaro che cosa pretenda dalla rinegoziazione dell’accordo già firmato dal precedente governo per lo scambio aiuti/austerità. Intanto, il declassamento del merito di credito delle banche spagnole non ha aiutato, e i titoli pubblici italiani, che non lo meritano, sono tornati nel mirino del mercato. L’euro non ha risentito delle incertezze, e si è rafforzato ben sopra quota 1,25.
Anche le notizie sull’economia americana non sono state positive, con un calo delle vendite al dettaglio, cui però ha dato un contributo il calo delle vendite di benzina (al netto della benzina le vendite sono aumentate, e il calo dei consumi di benzina, che dipendono dal prezzo, non è di per sè una cattiva notizia).
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