X

Mercati in ansia: si riaffaccia il rischio Grecia e si aspettano le mosse della Fed

FIRSTonline

Sale l’attesa per le mosse di Ben Bernanke che comunicherà le sue decsioni alle 18.30. Sarà via libera a un nuovo quantitative easing? Dopo la recente corsa dei listini (+8,5% Milano ne rally di qualche giorno fa), le Borse Europee chiudono prudenti sotto la parità mentre a Wall Street gli indici sono pocco mossi: il Dow Jones sale dello 0,20% e il Nasdaq dello 0,29%. Apple sale dell’1,18% all’indomani della presentazione dell’iphone5. Milano cede l’1,07%, Francoforte lo 0,45%, Parigi l’1,18%. Londra viaggia in controtendenza +0,65%.

Lo spread Btp-bund chiude a quota 345 punti e rendimento al 5% dopo aver sfiorato quota 450 punti. Ma l’asta Btp si è chiusa con successo l’asta dei Btp a 3 anni: i titoli governativi sono stati piazzati con un rendimento in calo al 2,65% dal 4,65%. Collocato tutto l’ammontare di 4 miliardi con una domanda di 1,49 volte l’importo. Lo spread Bono-bund chiude a 416 punti. Per il finanziere George Soros la Spagna chiederà “un aiuto molto limitato” all’Unione Europea per non finire sotto la sorveglianza costante della troika”, “altrimenti ci sarebbe un sacrificio di sovranità che sarebbe politicamente fatale”. Per quanto riguarda il piano antispread messo a punto dall’Eurotower, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco sostiene che le condizioni per l’acquisto di bond da parte della Bce non riguardano “una condizionalità legata alle misure, ma ai processi lungo una direzione”. L’euro si mantiene sopra quota 1,29 sul dollaro sostenuto dal sì della Corte costituzionale tedesca all’Esm. L’oro sale a 1,735 dollari l’oncia.

Ancora alta l’incertezza sulla reale situazione della Grecia. Secondo Thanos Catsambas, direttor presso il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), nel quale rappresenta la Grecia che ha rilasciato un’intervista al Wsj, la Grecia avrà bisogno di ulteriori finanziamenti. Pronta la smentita di Atene: la Grecia non ha bisogno di un terzo pacchetto di aiuti, ma sono sufficienti quelli previsti finora, la cui prossima tranche è attesa per ottobre dopo l’ok della Troika, ha detto il ministro delle Finanze Yannis Stournaras.

Peggio del previsto i dati Usa su prezzi alla produzione (+1,7% ad agosto contro attese di +1%) e sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che settimana scorsa sono aumentate di 15mila unità a 382mila ai livelli più alti da due mesi per l’uragano Isaac, che ha colpito il mese scorso molti Stati della Gulf Coast.

Intanto oggi l’Ocse ha certificato il rallentamento globale: il pil trimestrale dell’area G20 è rallentato a +0,6% nel secondo trimestre rispetto allo 0,7% del primo. Ma la situazione è diversificata per aree: se si riprende la Cina, è ancora contrazione per il regno Unito (-0,5%) e per l’Italia (-0,8%). Oggi anche il bollettino mensile Bce ha confermato il ribasso delle stime sul pil 2012 e 2013 per Eurolandia e ha affermato che la disoccupazione salirà ancora nel breve termine. E sull’Italia si legge: ”Un risanamento incompleto consentirebbe al massimo di stabilizzare il rapporto debito/Pil ai livelli attuali e non fornirebbe un margine di sicurezza adeguato in caso di andamenti macroeconomici avversi”. Confindustria ha lanciato l’allarme consumi: i valori procapite nel 2012 registreranno “la flessione più grave del dopoguerra (-3,6%) e nel 2013 torneranno sui livelli del 1997, la spesa delle famiglie diminuirà del 3,2% nel 2012 e dell’1% nel 2013.

A Piazza Affari salgono sul Ftse Mib tra i titoli migliori Campari +1,01%, Ferragamo +0,83%, Luxottica +0,81%, Stm +0,50%, Fiat +0,42% a 4,734 euro per azione. Per gli analisti di Goldman Sachs il Lingotto vale quasi il doppio delle attuali quotazioni di Borsa: il target price è stato alzato a 8,5 euro da 7,8. Questa la spiegazione: la Borsa sbaglia a valutare Fiat perché la considera ancora un produttore europeo, mentre grazie a Chrysler l’esposizione dei ricavi al Vecchio Continente è contenuta, inferiore a quella di altri produttori; inoltre Fiat ”dovrebbe raggiungere il break even in Europa nel 2014”, mentre nello stesso periodo Peugeot, Opel e Ford Europe continueranno a segnare perdite.

In fondo al paniere Finmeccanica -5,35% mentre si sta per consumare un matrimonio da primato nel settore della difesa in europa tra Eads e Bae-Systems da 48 miliardi di dollari, “L’annuncio di trattative per una possibile integrazione delle attività di Eads e Bae Systems rappresenta un passo decisivo nel processo di consolidamento dell’industria della difesa a livello europeo – ha affermato Finmeccanica che intrattiene con entrambe le società rapporti di partnership consolidati sul piano industriale, tecnologico e commerciale, “che continueranno con il nuovo aggregato”. In fondo al Ftse Mib anche A2A -3,62%, Bpm -3,51%, Mps -3,34%, Unicredit -3,04%

Related Post
Categories: Finanza e Mercati