“La caduta dei mercati non è terminata: bisognerà aspettare qualche segnale di attenuazione dell’epidemia per vedere i primi recuperi, che saranno inizialmente timidi e poi via via più forti”. Lo dice Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’ultimo numero della rubrica “Al quarto piano”, registrato in podcast a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus.
LA RECESSIONE IN ARRIVO E LA RIPRESA CHE VERRÀ
“L’espansione globale iniziata nel marzo 2009, quindi 11 anni fa esatti, è finita – prosegue Fugnoli – È stata una delle più lunghe della storia e sarà seguita ora da una recessione, probabilmente abbastanza breve. In Europa il Pil scenderà dell’1% congiunturale nel primo trimestre e di un altro 4-5% nel secondo. Sono numeri pesanti, simili o addirittura peggiori rispetto a quelli del 2008. Se però l’epidemia terminerà o verrà comunque contenuta entro l’estate, la ripresa sarà più veloce e più forte rispetto al 2008”.
LA RISPOSTA DELLE BANCHE CENTRALI…
Secondo Fugnoli, sul piano monetario “finora la risposta è stata molto rapida, ben studiata e aggressiva. Le banche centrali hanno portato ovunque a zero i tassi d’interesse, hanno ripristinato il quantitative easing, ma soprattutto hanno lavorato sulle banche, rendendo loro possibile tenere in vita le aziende. A questo concorreranno le garanzie pubbliche sui nuovi prestiti erogati dagli istituti di credito. La Germania garantirà fino a 550 miliardi di euro e vedremo cosa faranno gli altri Paesi”.
…E QUELLA DEI GOVERNI
Diverso il discorso sul fronte delle politiche fiscali. La risposta dei governi “è stata fin qui lenta, confusa e del tutto insufficiente, anche in America – continua Fugnoli – L’aspetto positivo è che già negli ultimi anni si è formato un consenso sul superamento del tabù della spesa pubblica finanziata con moneta e con debito. Possiamo quindi dire che grossi pacchetti fiscali arriveranno in America in tempi ragionevoli. L’Europa come sempre arriverà dopo, ma arriverà”.
L’ANDAMENTO DEI MERCATI
Per quanto riguarda l’andamento dei mercati finanziari, lo strategist di Kairos sottolinea che “la discesa dei mercati è accelerata dalle liquidazioni di fondi in difficoltà e da fattori tecnici che in presenza di una forte volatilità impongono a molti soggetti di ridurre le esposizioni. I Btp sono sotto attacco speculativo, per ora contenuto. È una dinamica che abbiamo visto altre volte, ma tutte le volte, alla fine, l’attacco è rientrato. Il rapporto debito-Pil italiano aumenterà, ma aumenterà anche quello di tutti gli altri Paesi, probabilmente anche di più. Quanto alle imprese, sono entrate in una sorta di lockdown finanziario e devono cercare in tutti i modi di conservare cassa: i buyback vengono sospesi e i dividendi vengono tagliati. Anche questo, oltre all’ovvia caduta del fatturato e degli utili, contribuisce alla caduta delle Borse”.
LA GESTIONE DEL PORTAFOGLIO
Come muoversi allora sul versante degli investimenti? “Si avvicina il momento in cui invece di chiederci che cosa vendere sarà bene chiederci che cosa comprare – conclude Fugnoli – Bisognerà essere molto selettivi e scegliere solo le società solide che vendono prodotti e servizi essenziali e che hanno molta cassa. Per chi è liquido, sarà bene insomma avere una lista della spesa da cominciare a usare già nelle prossime settimane, ma distribuendo gli acquisti lentamente da qui all’estate”.