Seduta interlocutoria per i listini europei, che chiudono poco mossi, mentre Wall Street procede contrastata in attesa della conferenza stampa di Jerome Powell fra poche ore, al termine della due giorni della Federal Reserve. Francoforte sale dello 0,28%; piatta Parigi; mentre Londra cede lo 0,57%. Piazza Affari fa un piccolissimo passo avanti, +0,08%, ma lo spread risale a 100 punti (+4,29%) e il tasso del decennale italiano cresce a +0,7%, in un contesto globale di rinnovate tensioni sui titoli di Stato, in particolare su quelli americani.
Il rendimento del Treasury supera infatti 1,67% vola al top da 13 mesi. L’innalzamento dei tassi dei bond e la rotazione sui titoli azionari a favore dei settori ciclici e a scapito dei tecnologici, fanno quindi da apripista alla conclusione della riunione della Fed, evento finanziario clou della settimana da cui non ci si attende novità sui tassi, ma previsioni economiche e mosse future. L’attenzione è rivolta in particolare al “dot plot”, il diagramma a punti che offre una rappresentazione grafica di dove ciascun membro della banca centrale immagina si collochino i tassi negli anni a venire. Sebbene la Fed abbia recentemente ribadito che rimarrà accomodante fino a quando il mercato del lavoro non si riprenderà completamente, alcuni responsabili politici – scrive Reuters – potrebbero suggerire un aumento dei tassi nel 2023. Alcuni investitori ed economisti stanno inoltre scommettendo su aumenti dei tassi ancora più precoci, in particolare Morgan Stanley prevede un inasprimento della politica monetaria l’anno prossimo.
Nell’attesa il cambio euro-dollaro è piatto, in area 1,189, mentre i future delle materie prime sono in calo. Il contratto oro, aprile 2021, perde lo 0,35 e scambia a 1725 dollari l’oncia; il Brent, maggio 2021, perde l‘1,3% e tratta a 67,50 dollari al barile.
A suggerire prudenza in seduta sono anche le tensioni geopolitiche fra Usa e Russia. Nel corso di un’intervista alla Abc il presidente americano Joe Biden ha attaccato duramente il presidente russo Vladimir Putin ritenuto “un killer”. L’inquilino della Casa Bianca ha detto che Putin “pagherà un prezzo” per il suo tentativo di intervenire nelle elezioni presidenziali del 2020 negli Stati Uniti. “Putin è il nostro presidente, gli attacchi contro di lui sono attacchi alla Russia”, ha replicato a stretto giro Vyacheslav Volodin, Presidente della Duma di Stato
Intanto, in Europa, prosegue al guerra dei vaccini e il tormentone AstraZeneca. L’Unione europea minaccia di prendere misure più stringenti per limitare le esportazioni dei sieri anticovid, alzando i toni della controversia con Gran Bretagna e Usa sulla loro gestione restrittiva nelle consegne al blocco. “Se questa situazione non cambierà saremo costretti a riflettere su come collegare le esportazioni verso i paesi produttori di vaccini con il livello di apertura dei paesi stessi”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa. La presidente ha inoltre ribadito che BionTech/Pfizer e Moderna sono case farmaceutiche “molto affidabili, AstraZeneca no”. La ragione è nella mancata consegna delle quote concordate e non nell’affidabilità sanitaria del vaccino stesso. Su questo punto l’agenzia europea del farmaco dovrebbe fare definitivamente chiarezza domani.
Da segnalare infine che Iper aiutare il settore viaggi a rimettersi in moto la Ue sta pensando per giugno a un pass Covid, cartaceo o digitale, per i cittadini europei che forniscano prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi.
In questo contesto non c’è da stupirsi che gli investitori oggi siano rimasti alla finestra. Ad animare la seduta di Piazza Affari hanno provveduto in ogni casoi le banche, che restano attraenti in vista di una possibile ripartenza del risiko nel settore.
In cima al listino sono Banco Bpm +3,82% e Bper +3,12%, con indiscrezioni stampa su nuovi colloqui tra il ceo Giuseppe Castagna e Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, primo azionista della banca modenese. Risultano ben comprate Unicredit +1,78% e Mediobanca +1,06%, possibili candidate a un matrimonio. Incerta Monte Paschi, -0,34%, che teme di perde il possibile partner, Unicredit.
Bene Intesa +0,92%. S’indebolisce Creval, -0,49%, dopo il via libera di Bce e Bankitalia all’opa del Credit Agricole e con Algebris che si è impegnata a cedere comunque la sua quota del 5,380% anche se l’operazione fallisse.
Il risparmio gestito si apprezza con Banca Mediolanum +2,13% e Azimut +0,59%, che si avvantaggiano come le banche delle attese di distribuzione della cedola a partire da settembre. Il presidente del consiglio direttivo della Vigilanza europea, Andrea Enria, ha detto che “in assenza di sviluppi inattesi e particolarmente negativi nei prossimi mesi, la raccomandazione relativa al limite di distribuzione dei dividendi sarà abrogata e le banche potranno tornare alle proprie politiche di dividendo”.
Sale l’automotive: Pirelli +2,02%; Stellantis +1,19%. Quest’ultima nonostante il dato sulle immatricolazioni in Europa a febbraio risulti in calo del 22,4% per gli effetti della pandemia. Bestinver rileva che “le misure di contenimento e le incertezze continuano a pesare sulla domanda di auto in Europa e questo dato non è una sorpresa”. D’altra parte chiude in grande spolvero il settore auto a livello europeo trainato dal balzo di Volkswagen (+16,5%) e Bmw (+6,4%) sulle attese per il 2021.
Le prese di profitto penalizzano Diasorin -2,67%; Amplifon -1,84%; Moncler -1,28%; Buzzi -1,16%; Inwit -1,14%. Debole Enel -0,92%. Generali perde lo 0,83%. Secondo Il Sole 24 Ore il Leone starebbe valutando un’operazione in Russia del valore di 2 miliardi di euro circa.