La fiducia dei consumatori è scesa ma i prezzi delle case sono in aumento in America. La messe di dati è contraddittoria, come di solito avviene in situazioni di crescita lenta, quando le statistiche non sono univoche (altrimenti la crescita non sarebbe lenta!). In queste situazioni anche i mercati avanzano fra alti e bassi, attendendo che si formi una tendenza più decisa. Oggi le attese sono concentrate sui dati di stasera negli Usa (Pil e dintorni) che dovrebbero dipingere una situazione solo leggermente migliore di quella comunicata il mese scorso; e soprattutto sui discorsi di Bernanke e Draghi a Jackson Hole, che dovrebbero dare un’idea più precisa di quel che le banche centrali – i soli attori capaci di risolvere la crisi – intendono fare per far uscire l’economia occidentale dal solco dell’incertezza.
L’indice MSCI Asia Pacific sta aumentando leggermente – dello 0,2% – dopo la più consistente caduta di ieri. L’euro si è tuttavia ripreso, ben sopra 1,25 e il petrolio si mantiene a quota 96. L’oro mantiene il balzo di pochi giorni, sui 1670 all’oncia, ma non sembra capace di andare oltre.
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