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Meloni prende ancora tempo sul Mes: “Discutere ora non è nell’interesse dell’Italia”

Imagoeconomica

“Lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza: non reputo utile all’Italia alimentare una polemica interna sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes). L’interesse dell’Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”.  Un discorso fortemente rivendicativo quello tenuto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera per le comunicazioni prima del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 29 e 30 giugno. A seguire la premier sarà invece in Senato nel pomeriggio, a partire dalle 15.30.

Giorgia Meloni, che non hai mai nascosto le sue perplessità su riforma e funzionamento del sistema europeo che aiuta i Paesi dell’eurozona in difficoltà, ancora una volta cerca di prendere tempo. Eppure, l’Italia è l’unico Paese a non aver ancora approvato le nuove regole per accedere al Meccanismo europeo, nonostante gli inviti pressanti dell’Ue. E i margini di temporeggiamento per il governo italiano si sono ristretti: il Parlamento aprirà il dibattito sulla ratifica del trattato il 30 giugno, ma l’esecutivo di Giorgia Meloni sta lavorando per rinviare la ratifica a settembre. Il punto che ho posto “è capire se per il Parlamento sia questo il momento per discutere questa materia, cioè se è giusto che si proceda a una ratifica senza sapere il contesto, senza conoscere il quadro generale. Secondo me è corretto porre sul tavolo i problemi nella loro interezza. Voglio cercare di interesse di difendere l’interesse italiano, discutere adesso di quest’argomento non è nell’interesse italiano”, ha ribadito Meloni. L’obiettivo, come al solito, è quello di prendere tempo spostando l’attenzione su altri temi.

Immigrazione, difesa, Ucraina e inflazione

Nelle sue dichiarazioni alla Camera, Giorgia Meloni fa il punto su immigrazione, difesa, Ucraina, sviluppo economico, governance dell’Europa, e politica monetaria. Rivendicando un’immagine dell’Italia all’estero “solida, credibile, affidabile” e un Paese “forte delle sue ragioni e interessi, della sua tradizione”. “Lo dico con orgoglio pensando a tanti che preconizzavano un’Italia a guida centrodestra isolata a livello internazionale. I risultati smentiscono i pronostici”. Poi la critica alla Bce: “l’aumento dei tassi può fare più danni dell’inflazione”, riferendosi al discorso tenuto dalla Lagarde a Sintra (in Portogallo).

E, infine, Meloni chiede venga costituto “un fondo europeo per la sovranità degli Stati” e rivendica la storica battaglia della destra per l’autosufficienza dell’Italia e dell’Europa. “Non dobbiamo avere dipendenze pericolose. Serve la difesa delle nostre filiere”, soprattutto nei confronti della Cina.

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