“Per me una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa, cosa non facile, non accade spesso che dopo un anno e mezzo un governo possa confermare quel consenso”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista ad Agorà su RaiTre a proposito delle elezioni europee fissa al 26% l’asticella di Fratelli d’Italia al voto del 9-10 giugno. “I miei rapporti con il Presidente Sergio Mattarella – ha poi sottolineato, in replica al dibattito politico incentrato anche sulle attuali relazioni tra maggioranza e Colle – sono ottimi, lo ringrazio perché non fa mancare mai il suo sostegno non tanto al governo ma alla nazione. È un rapporto che gestiamo direttamente, personalmente, quelli che brigano per comprometterlo temo che resteranno delusi”.
Meloni: “Per mia figlia Ginevra rinuncerei alla guida del Paese”
“Rinuncerei alla guida della nazione – ha quindi detto Meloni – quando mi rendessi conto che non ho più il consenso degli italiani. Non potrei più farlo se non avessi più la libertà di farlo, la libertà di incidere, non sto qua a sopravvivere”. Parole, quelle della premier, che arrivano in risposta a una domanda su quali sarebbero le condizioni o le persone per cui potrebbe rinunciare a palazzo Chigi. “Per chi: c’è una sola persona al mondo che è mia figlia Ginevra. Se mi dovessi rendere conto che deve pagare un prezzo troppo alto… ma è una bambina intelligente, forte, comprensiva, stiamo facendo del nostro meglio per non perderci in questa tempesta”.