Giorgia Meloni vola a sorpresa negli Stati Uniti per un incontro inaspettato con Donald Trump, a pochi giorni dall’arrivo di Joe Biden in Italia, previsto per venerdì prossimo. La visita ha suscitato grande attenzione, soprattutto considerando che non era confermato che la premier avrebbe partecipato alla cerimonia di giuramento di Trump, fissata per il 20 gennaio. L’incontro, tenuto nel massimo riserbo, potrebbe essere stato motivato dalla necessità di affrontare e risolvere il delicato caso della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran e legata alla vicenda dell’ingegnere iraniano Abedini Najafabani, detenuto in Italia con l’accusa di aver supportato i pasdaran nell’acquisizione di componenti per droni militari. Il 6 gennaio, intanto, Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, si presenterà in audizione al Copasir per fornire aggiornamenti sul caso Sala.
La missione della premier italiana potrebbe segnare l’inizio di un’alleanza strategica tra Meloni e Trump, con l’ipotesi che la premier diventi un punto di riferimento per il presidente eletto negli equilibri europei, mediando le crescenti tensioni con i leader del continente. Durante la serata, i due leader hanno assistito alla proiezione di The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice, un documentario che esplora le difficoltà legali affrontate dai conservatori negli Stati Uniti. Tra i presenti, alcuni membri della futura amministrazione, tra cui il segretario di Stato designato Marco Rubio, che ha elogiato Meloni definendola “una grande alleata e leader”. Trump ha voluto lodare la premier italiana, affermando: “È una donna fantastica, ha preso d’assalto l’Europa”.